Specialista dei furti con spaccata, Francesco Frazzitta il terrore delle edicole: altro provvedimento in carcere

Specialista dei furti con spaccata, Francesco Frazzitta il terrore delle edicole: altro provvedimento in carcere

GELA – Nella mattinata di ieri, 3 dicembre, il personale della Polizia di Stato di Gela, in provincia di Caltanissetta, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, nei confronti di Piero Francesco Frazzitta, 21 anni, nato a Gela (CL), ivi residente, pregiudicato, in atto in stato di detenzione nel carcere di Gela in forza di altra misura cautelare, in quanto, ritenuto responsabile di numerosi furti aggravati, commessi con le modalità della cosiddetta spaccata, la maggior parte dei quali già contestati nella misura cautelare in forza della quale Frazzitta si trovava ristretto in carcere.

Con il nuovo provvedimento cautelare, l’uomo viene formalmente ritenuto responsabile di altri 4 episodi criminali dello stesso tenore, che tanto hanno allarmato la comunità gelese negli scorsi mesi. In particolare, quest’ultimo, sulla scorta degli elementi investigativi finora raccolti, è stato ritenuto essere il presunto autore degli assalti all’edicola ubicata in via Venezia angolo Settefarine, commessi in data 24 settembre 2020 e in data 5 ottobre 2020, allorquando, in entrambe le occasioni, dopo avere frantumato con un grosso masso la vetrata della porta d’ingresso, si è introdotto all’interno del negozio, rubando Gratta & Vinci e denaro contante per complessivi 5mila euro.

Frazzitta è, altresì, ritenuto essere uno degli autori del furto con spaccata, commesso in data 21 ottobre 2020, con le identiche modalità sopra descritte, ai danni dell’edicola ubicata in Corso Vittorio Emanuele; anche in questo caso furono rubati Gratta & Vinci e denaro contante, riferito all’incasso del giorno prima, per un valore ancora non quantificato. L’ultimo reato contestato in ordinanza al 21enne è quello che più ha destato clamore nella comunità gelese, trattandosi della irruzione vandalica all’interno della sede cittadina della Croce Rossa Italiana, nel corso della quale furono frantumate ben 4 vetrate interne e vandalizzati alcuni computer, probabilmente nel tentativo di rubarli.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela, svolte da personale del commissariato di Gela, hanno riguardato numerosi reati predatori, recentemente susseguitisi con una frequenza inquietante, tale da generare un diffuso allarme sociale, alimentato da clamorosi articoli di stampa. Invero, le indagini della squadra Investigativa e gli interventi puntuali dei poliziotti in servizio di Volante, hanno consentito quasi subito di individuare Frazzitta quale responsabile dei plateali reati, quasi tutti commessi con modalità simili.

Infatti, l’incedere incessante del giovane ladro nella commissione di reati, in alcuni casi avvalendosi di complici, ha costretto gli investigatori a prospettare all’autorità giudiziaria un quadro provvisorio delle indagini finalizzato all’emissione della precedente misura (eseguita il 23 ottobre), affinché si potesse bloccare la reiterata azione criminale del ragazzo.

La suddetta attività, ha consentito l’emissione di una prima ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del gip del Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura della Repubblica, contestando a Frazzitta ben 8 episodi criminali; il predetto provvedimento è stato eseguito dalla Polizia di Stato di Gela in data 23 ottobre, neutralizzando finalmente il vandalo seriale.

Naturalmente, le indagini sugli altri episodi similari, segnatamente quelli sopra richiamati, sono proseguite, così come il vaglio delle autorità giudiziarie, sfociando nell’attuale provvedimento cautelare notificato ieri al malvivente.
Nella precedente esecuzione della misura cautelare in carcere del 23 ottobre scorso, gli agenti del commissariato, nel corso della perquisizione domiciliare a carico di Frazzitta, hanno trovato centinaia di Gratta & Vinci, già utilizzati, certamente provento dei furti commessi.

Come detto, il provvedimento cautelare è stato notificato al giovane nel carcere di Gela, dove quest’ultimo si trova ristretto dallo scorso mese di ottobre e dove continuerà a permanere a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

Immagine di repertorio