Omicidio Mariella Cimò, confermata la condanna a 25 anni per Salvatore Di Grazia

Omicidio Mariella Cimò, confermata la condanna a 25 anni per Salvatore Di Grazia

CATANIA – La Corte di Cassazione ha rifiutato l’appello presentato dai legali di Salvatore Di Grazia, condannato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della moglie Mariella Cimò.

La Corte di Appello di Catania, l’8 luglio del 2019, aveva confermato la condanna di primo grado a 25 anni di reclusione emessa nel 2017.

Pare che alla base dell’efferato gesto compiuto dall’uomo ci sarebbero alcune dissidi economici e altri questioni di origine sentimentali. Nello specifico, pare ci fossero dei problemi collegati alla gestione dell’autolavaggio di Aci Sant’Antonio, di proprietà della donna.

Mariella Cimò scompare il 25 agosto del 2011 e fu proprio il marito a sporgere la denuncia, ma pochi giorni di distanza, fatto che da subito fece insospettire gli investigatori.

Immagine di repertorio