Bar incendiato per non aver fatto sconto su torta e pub distrutto per tagliere troppo caro: le intimidazioni del gruppo vicino al clan Aparo

Bar incendiato per non aver fatto sconto su torta e pub distrutto per tagliere troppo caro: le intimidazioni del gruppo vicino al clan Aparo

SIRACUSA – Le indagini effettuate nell’ambito dell’operazioneSan Paolo, ha permesso di accertare che, oltre all’usura e agli stupefacenti, l’associazione mafiosa si dedicava anche ai danneggiamenti mediante incendi, utilizzati per far sentire la forza di intimidazione del clan sul territorio, per punire coloro che non erano puntuali nei pagamenti o che avevano interrotto i rapporti interpersonali con il clan ovvero, a volte, anche semplicemente per dare fastidio alle forze dell’ordine quando queste ultime segnalavano qualcuno dei consociati per violazione degli obblighi cui erano sottoposti.

Almeno quindici si sono rivelati gli atti incendiari attribuibili all’associazione, sia a danno di autovetture che di esercizi commerciali, quasi tutti riconducibili al braccio esecutivo dell’associazione, identificata nei due Liotta.

Emblematiche talune motivazioni scatenanti di attentati incendiari: l’incendio dell’autovettura dei proprietari di un bar di Solarino, rei di non aver praticato uno sconto su una torta acquistata dal boss Massimo Calafiore per il compleanno del figlio, addirittura facendogli pagare un lecca-lecca che lo stesso, all’atto del ritiro del dolce, aveva acquistato alla figlia che lo accompagnava. Altro episodio è rappresentato dall’incendio di un intero pub di Floridia dopo che Giuseppe Calafiore aveva giudicato troppo caro un tagliere di formaggi e non aveva potuto ricevere le ostriche e champagne, da lui richieste, ma non disponibili.