Anche il mondo del calcio è stato messo messo a dura prova dalla diffusione del Coronavirus che ha reso necessaria la sospensione di tutti i campionati a data da destinarsi.
Con l’arrivo della “Fase 2” ci si è chiesto se adesso fosse il momento di ripartire o se occorresse attendere ancora un po’ per completare la stagione calcistica che, prima del Covid-19, era in atto.
Risposta negativa, a quanto pare, arriva dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri che – ai microfoni di Radio 1 – ha espressamente dichiarato che, a suo avviso, pare inverosimile, nel rispetto dei calciatori, ipotizzare un ritorno alla normalità.
Questo perché, a detta sua, non si tratta di una partita di tennis o del campionato di F1, dato che nel calcio c’è contatto fisico tra i componenti delle squadre e potrebbe esserci un rischio maggiore di contagio. La scelta in tal senso è volta, infatti, a tutelare la salute dei giocatori in campo.
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