Coronavirus, Santa Elisabetta piange la sua prima vittima: “Nulla hanno potuto fare gli infaticabili medici”

Coronavirus, Santa Elisabetta piange la sua prima vittima: “Nulla hanno potuto fare gli infaticabili medici”

SANTA ELISABETTA –Profondo dolore e sgomento per la scomparsa di F. D.O., sottratto all’affetto dei suoi cari dal maligno virus che sta sconvolgendo il mondo. La Consulta Giovanile Comunale di Santa Elisabetta è vicina alle famiglie”, con queste parole viene commentato il primo decesso da Coronavirus della comunità i provincia di Agrigento.

Anche il sindaco del paese, Domenico Gueli, si stringe al dolore della famiglia: “Il mio pensiero, nella preghiera era concentrato e rivolto ai nostri concittadini, alle loro famiglie che in quel momento stavano con grande sofferenza fronteggiando inaspettatamente il male del contagio. Tra questi F.D.O., non solo lui in verità. Nulla hanno potuto fare gli infaticabili medici e infermieri nella trincea delle terapie intensive di quelle città, in prima linea per aiutare la nostra gente, che sta vivendo un dramma senza precedenti. La nostra prima vittima. Lontano dal suo paese lontano dalle sue radici e dai suoi affetti più cari”. 

Un dolore grande nonostante la lontananza. La vittima, infatti, da tempo viveva a Bergamo dove si era trasferito per motivi lavorativi e dove avrebbe contratto il virus che gli è stato fatale.

Il primo cittadino ne approfitta per mandare un messaggio di speranza ai suoi concittadini e li invita a restare uniti, ma in casa.

Immagine di repertorio