Progetto “Sport e legalità – XI edizione” all’I. C. “Fontanarossa” di Catania

Progetto “Sport e legalità – XI edizione” all’I. C. “Fontanarossa” di Catania

CATANIA – Venerdì 21 febbraio, a partire dalle ore 9, una delegazione degli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. Fontanarossa, accompagnata da un gruppo di docenti, ha preso parte alla conferenza , tenutasi presso l’Aula Magna del Dipartimento di Agraria di via S. Sofia, dal tema “Disabilità: lo sport come mezzo d’ inclusione”.

I lavori, che si inseriscono nell’ambito del progetto “Sport e legalità-XI edizione”, promosso dal CUS di Catania sotto la supervisione del prof. Ignazio Russo e della  preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Raffaele, hanno visto la presenza di numerosi specialisti del settore, oltre che la testimonianza di atleti paraolimpici , olimpici e tecnici.

A inaugurare il convegno, al quale hanno partecipato numerose scuole, è stato il dott. Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile e presidente del Cus che, attraverso una serie di video, ha sottolineato l’importanza della pratica dello sport, come mezzo d’inclusione, per i soggetti diversamente abili .

A seguire  gli interventi del dott. Claudio Pellegrino (delegato  Cip Catania e Referente FISDIR di Catania) e della dott.ssa Roberta Bottino (Ass. Aita).

Momenti di grande entusiasmo per i ragazzi sono stati quelli destinati alle testimonianze degli atleti e del tecnico. A raccontare la loro esperienza sono stati nell’ordine: Raimondo Alecci, atleta paralimpico di Tennis tavolo; Giorgia Fotia, atleta paralimpica di nuoto; Anna Ferrarello tecnico Rowing special di canottaggio; Marco Fichera, Argento Olimpico a Rio de Janeiro per la scherma.

Agli atleti tre nostre alunne hanno posto delle domande che, frutto di  studio e riflessioni preliminari all’incontro, hanno permesso di rompere il ghiaccio del dibattito finale e di ricevere i complimenti degli stessi. Chiusi i lavori, ancora una volta, i ragazzi sono tornati arricchiti da una nuova grande esperienza, dalla consapevolezza che , se si desidera raggiungere un obiettivo, qualsiasi  barriera può essere rimossa e soprattutto, che “lo sport è di tutti e per tutti”.