All’IC “P.S. Di Guardo-Quasimodo” la letteratura italiana diventa teatro: gli studenti commuovono il pubblico

All’IC “P.S. Di Guardo-Quasimodo” la letteratura italiana diventa teatro: gli studenti commuovono il pubblico

CATANIA – I grandi cantautori italiani e la drammatizzazione possono essere un valido aiuto per far apprendere la letteratura italiana. Lo sanno bene i docenti dell’IC “P.S. Di Guardo-Quasimodo” che hanno fatto realizzare ai propri alunni un viaggio attraverso millenni di storia italiana partendo dal sonetto “S’i fossi foco” di Cecco Angiolieri sino alla “Donna cannone” di Francesco De Gregori, passando per Dante Alighieri e Guccini.

Grazie al laboratorio “Mettiamoci in scena” sovvenzionato con i fondi Piano d’Azione Obiettivi di Servizio Regione Sicilia Settore Istruzione dell’Avviso pubblico n. 3/2018 “Interventi per l’innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione scolastica siciliana – Leggo al quadrato2 terza edizione”, gli alunni hanno potuto sperimentare le diverse “arti”: musica, scrittura, teatro, danza.

Gli alunni, guidati dalle insegnanti Sgroi e Montagnino, hanno scelto il tema conduttore dell’opera da mettere in scena. Hanno poi cercato i testi più adatti della letteratura italiana tra quelli studiati in questo triennio, hanno scelto ma anche composto le musiche che hanno corredato la performance. La drammatizzazione è stata arricchita da passi di danza e dall’uso del teatro d’ombra che ha permesso agli alunni di giocare con le luci e i loro corpi e di trasmettere agli spettatori messaggi ed emozioni.

“Grazie ai fondi regionali e comunitari gli alunni hanno avuto la possibilità di approfondire la letteratura italiana e di conoscere importanti cantautori italiani che da essa hanno tratto ispirazione per i loro capolavori musicali – ha dichiarato il dirigente scolastico, prof.ssa Simona Maria Perni -. I fondi dell’Avviso pubblico n.3/2018 hanno consentito non solo l’innalzamento dei livelli di istruzione degli alunni, ma anche di lavorare sulle loro competenze relazionali, sociali e civiche”.

Dopo mesi di scrittura e prove gli alunni hanno messo in scena il proprio lavoro che ha entusiasmato, emozionato e commosso sia gli studenti che gli insegnanti, che hanno apprezzato il valore artistico e la profondità del lavoro realizzato.