CATANIA – Fa discutere ancora a distanza di anni il problema relativo al viale Andrea Doria, il tratto della circonvallazione di Catania nel quale ricade l’attraversamento pedonale in corrispondenza con l’ingresso della cittadella universitaria.
In questo punto come è noto in passato sono accaduti diversi incidenti, tra cui quello del 2017 nel quale perse la vita lo studente Danilo Di Maio. Malgrado l’attivazione dei dissuasori per la velocità in entrambe le carreggiate, la situazione non sembra cambiata molto e i tamponamenti tra le auto continuano ad accadere.
Pochi giorni fa un’altra tragedia è stata sfiorata, in quanto due studenti per poco non sono stati travolti dalle auto che stavano passando sulla pericolossima carreggiata.
A prendere la parola riguardo alla problematica è Simone Di Guardo, consigliere della facoltà di Medicina e Chirurgia, che afferma: “Abbiamo contattato l’assessore alla Polizia Municipale Alessandro Porto, che ci ha spiegato che non è una tematica di facile risoluzione in quanto ci sono delle problematiche nell’installazione di un sovrapassaggio. Tutto quello che è stato fatto finora non è servito a nulla per la soluzione reale del problema. Quello è un tratto stradale che ti invoglia realmente a correre e ci vorrebbe un autovelox fisso. Dobbiamo rimettere il focus sulla vicenda e ci stiamo riattivando. I dissausori di velocità non bastano e succedono ancora tamponamenti o investimenti lievi. La sicurezza viene prima di tutto”.
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