Morte Sebastiano Tusa: dopo 7 mesi dal fatale incidente aereo tornano in Sicilia i resti dell’assessore

Morte Sebastiano Tusa: dopo 7 mesi dal fatale incidente aereo tornano in Sicilia i resti dell’assessore

PALERMO – A distanza di 7 mesi rientrano a casa i resti delle vittime del fatale incidente aereo del volo ET 302 della Ethiopian Airlines che, il 10 marzo scorso, ha ucciso 157 passeggeri, tra i quali 8 italiani. Lo stesso volo sul quale viaggiava l’assessore ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, che adesso potrà finalmente tornare a casa per ricevere adeguata sepoltura ed essere salutato per l’ultima volta da parenti e amici. L’aereo “dei volontari” era decollato dall’aeroporto di Addis Abeba per raggiungere Nairobi, in Kenya, dove era in programma una conferenza dell’United Nations Environment.

Il velivolo era un Boeing 737 max che, dopo il terribile incidente, è stato fermato in tutto il mondo. Infatti, dalle indagini sulle scatole nere si è compreso che i piloti rispettarono correttamente tutte le procedure di emergenza previste dalla Boeing, cioè, cercarono di spegnere il software anti-stallo, provarono a riportare il muso all’insù con la cloche manuale, di spegnerlo di nuovo, ma malgrado ogni tentativo, l’aereo tornava in picchiata. Dopo solo 6 minuti dal decollo, l’aereo si schiantò al suolo.

A partire dalla prossima settimana inizieranno a tornare i primi resti, quelli dei coniugi  Carlo e Gabriella Spini. I funerali dei 2 si svolgeranno nella cattedrale di Sansepolcro (Arezzo), nella loro città d’origine. La coppia Spini andava spesso in Africa come volontari. Il 16 ottobre, inoltre, verranno portati in Italia anche i resti di Paolo Dieci, per anni attivo nel volontariato internazionale e presidente della rete di Ong LinK 2007.

La tragedia, che ha mietuto vittime di 35 differenti nazionalità, è stata seguita da un lungo processo di analisi e ricomposizione dei corpi. Nel team di ricerca ha partecipato anche la Polizia di Stato che da aprile ha lavorato in Etiopia per collaborare all’identificazione delle otto vittime italiane. I resti dell’assessore Tusa furono identificati il 28 giugno scorso.

La squadra della polizia era formata dagli specialisti del Dvi (Disaster victim Identification) della scientifica e dai medici della Direzione Centrale di Sanità. All’interno del nucleo Dvi vi sono medici legali, biologi, chimici, fisici, ingegneri, psicologi, dattiloscopisti, informatici, videofotosegnalatori.