PALERMO – Il sindacato, specie in Italia, ha avuto da sempre un peso politico non indifferente specie a sinistra. Soltanto che adesso, in base alla geografia e alle connivenze politiche, la Cgil ha un atteggiamento schizofrenico nei confronti del Pd.
A Roma lo scontro tra il segretario Susanna Camusso e il premier Matteo Renzi ha raggiunto picchi di tensione molto alti specie sul tema delle riforme sul mercato del lavoro.
“Ho il massimo rispetto per il sindacato – ha recentemente affermato Renzi – e lo dico senza polemiche né ipocrisie o ironie ma non sono il tipo che si lascia impressionare dalle minacce. Meno che mai della Cgil che ha manifestato, scioperato, e avversato in ogni modo le nostre riforme. Se ha altri modi per dire no, lo spiegherà di fronte al paese, ci trova al solito posto, a Palazzo Chigi a provare a cambiare l’Italia”.
E se a Renzi può far comodo avere un nemico organizzato e massiccio come la Cgil a Crocetta, a Palermo, non può far piacere.
Diverse sono state le bordate del sindacato nei confronti del presidente della Regione. Proprio a NewSicilia.it il segretario regionale Michele Pagliaro nei giorni caldi del rimpasto per il Crocetta ter dichiarava: “Questo governo non sta dando risposte e c’è un globale giudizio negativo sia a livello regionale sia a livello nazionale per quanto concerne le scelte sul lavoro e sulla formazione. C’è bisogno di riforme vere e siamo pronti a lanciare iniziative per dire che questo governo regionale è al capolinea”.
Proprio di oggi le parole del segretario isolano attaccano le scelte del governo regionale sul bilancio: “Sembra che Crocetta non abbia reale contezza della gravità della situazione economico – finanziaria di una regione oggi in caduta libera”.
E invece a Catania? Qui avviene la trasformazione della Cgil che come un Giano bifronte cambia umori e modi nei confronti del Pd che regge il governo della città. Emblematici sono gli scatti fotografici – rilanciati da Matteo Iannitti, esponente di Catania Bene Comune – della reunion cgil – democratica per festeggiare (finalmente) la nomina di Angelo Villari, fresco assessore ai Servizi Sociali della giunta Bianco.
La commistione sindacal – politica vede in prima fila tutto il gruppo storico della Cgil: c’è Concetta Raia, una vita nel sindacato e adesso deputato regionale, c’è il deputato nazionale cigiellino Luisa Albanella che rappresenta il Pd e c’è anche il segretario Pagliaro che a Palermo fa la guerra a Crocetta.
“Al gruppo dirigente della Cgil catanese – scrive Iannitti – ormai, non è rimasto più neanche il pudore. Quello che dovrebbe continuare ad essere un sindacato si è trasformato in una corrente politico-elettorale. Inginocchiata davanti ai potenti, con le stesse logiche di chi ha massacrato la nostra terra”.
All’album fotografico si è aggiunto anche, nelle retrovie, l’ex assessore comunale Fiorentino Trojano ma manca Bruno Caruso, il tecnico che è stato nominato assessore nel terzo governo Crocetta vicinissimo proprio a Concetta Raia e ad Angelo Villari. Quest’ultimo era l’assessore regionale designato ma ha poi ceduto il passo al professore universitario etneo.