La scuola siciliana e le sue sfide, il bilancio di Maria Luisa Altomonte (USR Sicilia): “Fatto molto malgrado le difficoltà” – VIDEO

La scuola siciliana e le sue sfide, il bilancio di Maria Luisa Altomonte (USR Sicilia): “Fatto molto malgrado le difficoltà” – VIDEO

PALERMO – Il tempo trascorso dai giovani tra i banchi di scuola è in costante riduzione. Le ricerche che prendono in esame i campioni degli ultimi due anni fotografano un’Italia destinata a smarrire, passo dopo passo, il suo bacino scolastico.

Nello specifico, la situazione peggiore si registra nel Meridione e la Sicilia risulta certamente tra le regioni maggiormente colpite da questo fenomeno. Il problema in questione, comunque, non è l’unico tema caldo che interessa la scuola siciliana. Tra i tanti, figurano infatti argomenti come inclusione, disabilità, formazione e l’educazione di genere. Ma cosa si sta facendo, concretamente, per migliorare le condizioni dell’istruzione dalle nostre parti?

Recentemente, per esempio, un decreto ministeriale ha sbloccato l’arrivo di fondi che serviranno a finanziare la realizzazione di progetti didattici per limitare la dispersione e parte di questi andrà proprio in Sicilia e, in particolare, nella provincia di Catania. Tanto, però, resta ancora da compiere.

La scuola siciliana – racconta a NewSicilia la dirigente tecnico dell’ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Maria Luisa Altomonteha punte di eccellenza e di criticità altrettanto forti“. La dirigente, che a partire dal 1° maggio lascerà il proprio incarico dell’USR siciliano, ha tracciato un bilancio della sua attività, che si è focalizzata in particolare sulla risoluzione delle difficoltà.

La dispersione si è ridotta – fa notare Altomonte – soprattutto nelle scuole medie. Abbiamo cercato di formare il personale docente anche sul tema della differenza di genere e della violenza sulle donne” e molto si è fatto anche “sull’alternanza scuola-lavoro“. Durante questo percorso non si è pensato esclusivamente ai più piccoli, ma un occhio di riguardo è stato riservato anche agli studenti adulti con la costituzione sul territorio di nuovi dieci CPIA.

 

 

“Sono soddisfatta, non sono stati anni di ozio ma ricchi e fecondi. Abbiamo dato il massimo che potevamo“, conclude Maria Luisa Altomonte. A esprimersi è anche il dirigente degli uffici Ambito Territoriale di Catania e Siracusa, dr. Emilio Grasso, che commenta così: “Non c’è stata una sostanziale differenza per quanto riguarda le risorse che ci sono state assegnate“, in previsione della formazione delle classi del prossimo anno scolastico.

Una priorità del dirigente resta quella di “incrementare il tempo pieno nelle scuole“, un’attività che “non si incrementa solamente con le richieste delle famiglie“. Occorre, infatti, che ci siano “i servizi adeguati“, in particolare quelli forniti dagli enti locali che economicamente non navigano in buone acque.