PALERMO – I giudici del Tar hanno accolto il ricorso presentato da R. D., di Aragona (Agrigento), 34enne, contro il ministero della Difesa. Il Dicastero, infatti, dovrà risarcire il giovane poiché, durante il servizio di leva a Chieti, è stato punto da un insetto e si è ammalato di leishmaniosi.
Inizialmente il ministero si era rifiutato di risarcire il giovane che, a causa della patologia trasmessa dall’insetto, era stato congedato. Ma, il giovane non ha perso le speranze e si è rivolto all’autorità giudiziaria attraverso il suo legale, Girolamo Rubino.
L’agrigentino mentre faceva l’addestramento al Car di Chieti venne punto da un insetto in un area nella quale erano ammassati i rifiuti. Tale puntura portò una serie di gravi sintomi e, dopo qualche mese, il giovane venne ricoverato al Policlinico Militare “Celio” di Roma dove gli venne diagnosticata la “Leismhaniosi viscerale di L.Donovani“.
L’agrigentino, quindi, ritenendo di aver contratto la patologia dopo tale puntura, presentò l’istanza per il risarcimento. Invece, il Comitato di verifica del Ministero dell’Economia negò, poiché la patologia non sarebbe dipesa dal servizio svolto.
