“Che fine ha fatto la poesia?”, tra sogno, realtà e ribellione. Standing Ovation per il “futuro in scena”

“Che fine ha fatto la poesia?”, tra sogno, realtà e ribellione. Standing Ovation per il “futuro in scena”

CATANIA – Ieri, 30 marzo, al teatro Ambasciatori andava in scena la prima dell’ultimo spettacolo del giovane regista siciliano Samuele Carcagnolo, dedicato ai ribelli e ai sognatori di tutto il mondo.

Che fine ha fatto lo poesia?” non è uno spettacolo come tanti: lo si percepisce appena entrati in sala, dove è possibile ascoltare in sottofondo le note di Davide Di Rosolini, Ólafur Arnalds, Bach e Beethoven.

Il ritmo instancabile, i perfetti movimenti scenici, l’accuratezza dei dettagli, la regia incredibile di Samuele Carcagnolo e le coreografie impeccabili e superlative di Federica Cucè hanno conquistato il cuore del pubblico, che ha premiato gli attori con enormi applausi a ogni cambio di scena, standing ovation, pianti ed emozioni.

Il giovane regista e autore dello spettacolo racconta tutto senza veli e con accuratezza. Tanti i colpi di scena: tiene il pubblico “sospeso”, sempre in bilico, Samuele Carcagnolo, molto vicino a temi e spazi sociali.

Ieri, Carcagnolo ha sicuramente fatto un grande passo in avanti nella sua carriera artistica, passando da una piazza a uno dei teatri più importanti di Catania. Il tutto senza perdere la sua concezione di arte libera, politica e senza peli sulla lingua, come dimostra la dedica iniziale al giovane Lorenzo Orsetti, italiano morto per la libertà del popolo curdo.

Di fronte a una rappresentazione del genere, senza dubbio il pubblico può dire di aver visto “il futuro in scena”. Considerato il successo dello show, la Oltrepalco Theater Ballet, casa produttrice dello spettacolo, sta “sognando” l’idea di organizzare una tournée.