Preoccupazioni di Fast Confsal sul futuro di Amt, la risposta di Bellavia: “Illazioni pretestuose, noi in fase di riorganizzazione”

Preoccupazioni di Fast Confsal sul futuro di Amt, la risposta di Bellavia: “Illazioni pretestuose, noi in fase di riorganizzazione”

CATANIA –Sono illazioni pretestuose che non fanno bene né al sindacato né ai lavoratori perché creano un allarmismo ingiustificato“, risponde in questi termini il presidente di Amt, Giacomo Bellavia, alle dichiarazioni del sindacato Fast Confsal che lamenta una situazione difficile per i dipendenti del servizio di trasporto urbano di Catania.

Sui posti di lavoro non c’è nessuna influenza. Sotto alcuni aspetti l’azienda è anche sotto organico rispetto agli autisti, abbiamo anzi in programma di assumere nuovo personale perché negli ultimi anni sono andati in pensione 160 persone“.

Lo dico con toni forti – rimarca Bellavia – perché non è corretto che una sigla sindacale metta in giro queste voci giocando con il futuro dei posti di lavoro dell’azienda. Il servizio certamente non funziona in tante parti, non viene riorganizzato da vent’anni e non è stato fatto nulla di strutturale nei tempi recenti“.

L’unica buona iniziativa è stata quella del BRT1 datata 2013. Non è stato adeguato il servizio all’utenza e noi oggi lo stiamo affrontando, stiamo procedendo a una riorganizzazione delle linee che sono troppe e troppo poco servite perché ci sono 1-2 autobus per linea con tempi di percorrenza di un’ora o un’ora e mezza“, dichiara Bellavia.

Abbiamo allo studio un piano per migliorare tutto questo, tenendo comunque presente che noi come nuovo consiglio d’amministrazione siamo subentrati da appena tre mesi. Uno dei nostri primi atti è stato quello di incontrare tutti i sindaci della prima cintura etnea, con loro abbiamo concordato di estendere le linee anche sul loro territorio per dare un servizio integrato e metropolitano“.

Abbiamo già inviato delle proposte commerciali con costi e tragitti, siamo in fase di trattativa. In più nelle prossime settimane la Regione organizzerà la rete provinciale e noi in questi tavoli regionali porteremo le istanze di creare un servizio capace di collegare i Comuni dell’hinterland con la città di Catania. Non possiamo trattare Mascalucia, Gravina di Catania o Misterbianco – conclude il presidente di Amt – come tratte interurbane, perché i cittadini si sentono collegati alla rete cittadina“.