Omicidio-suicidio e la strage familiare di Paternò, due piste calde: gelosia e depressione

Omicidio-suicidio e la strage familiare di Paternò, due piste calde: gelosia e depressione

PATERNÒ – Indagini a tutto spiano per far luce su quanto accaduto ieri a Paternò, in provincia di Catania. Sono due le piste battute dagli investigatori: quella della gelosia e quella della depressione.

Che a scatenare e dar vita alla tragedia possa essere stata una ragione sentimentale è stata la prima ipotesi seguita e su cui si cerca riscontro, che potrebbe arrivare anche a seguito dell’autopsia che verrà effettuata sui corpi delle vittime.

Calda, però, anche la pista legata alla depressione. Dentro l’abitazione sono stati trovati dei medicinali, anche se non è chiaro chi li utilizzasse. Quindi, potrebbe essere possibile che a spingere l’uomo a compiere il gesto di follia possa essere stata la difficoltà ad accettare una difficile situazione di salute in famiglia.

Intanto, la disperazione è immensa e l’intero paese ha mostrato il proprio cordoglio portando dei fiori davanti il portone dell’abitazione di via Libertà. È qui che l’uomo, Gianfranco Fallica (35 anni), avrebbe sparato alla moglie, Cinzia Palumbo (34), e ai figli Daniele e Gabriele (6 e 4 anni). L’uomo avrebbe preso la pistola tenuta legalmente, ucciso moglie e bambini e, poi, si sarebbe tolto la vita.

Qualunque sia stato il movente, certamente non darà pace al padre e alla madre di Cinzia. Il papà, infatti, appena entrato in casa, ha trovato davanti a sé una scena macabra e difficile da descrivere. La mamma, invece, ha esternato la sua rabbia: “Maledetto, maledetto. Cosa hai fatto…”. 

Le indagini proseguono e l’esame autoptico potrà dare maggiori risposte in merito a quanto accaduto.