CATANIA – Inizia oggi l’avventura del kendoka siciliano, Demetrio Orlando che, insieme alla squadra nazionale si recherà in Corea del Sud per partecipare alla competizione mondiale di Kendo.
In molti ne avranno sentito parlare in qualche film, magari letto nei manga o viste negli anime giapponesi, ma in pochi conosco e sanno realmente cosa sia il Kendo. Questa disciplina, che sembra qualcosa di astruso o distante dalla nostra cultura, è praticata in quasi tutte le parti del mondo e anche in Italia, come già precedentemente detto, ha la sua nazionale.
Come ci spiega, Giorgio De Luca, uno degli istruttori della palestra “Kumonokai” dove si allena il nostro kendoka siciliano: “Come dice il termine stesso, Kendo vuol dire la via della spada, cioè un percorso vero e proprio dove si ripropongono i principi fondamentali dei samurai rivisitati in chiave moderna“.
In questa disciplina si combatte su un quadrato di 9×9 metri e vi sono 4 protezioni, o per l’esattezza baku: il men a protezione del capo, il kotè ai polsi, il do nell’addome e il tarè dalle anche in giù. Poi, per 5 minuti i due avversari combatteranno tenendo in mano un bastone speciale, simile a una katana e composto da 4 canne di bambù.
Dopo questa breve spiegazione su cosa sia e come funzioni questo sport, abbiamo intervistato il nostro lottatore siciliano, Demetrio Orlando, il quale ci ha spiegato che sono circa 25 anni che pratica il kendo.
“I mondiali si svolgeranno a Incheon, cittadina vicino Seoul, in Corea del Sud – racconta il Kendoka -. Questa città ho già avuto il piacere di conoscerla, visitarla. Qui molto spesso vado a preparare le mie gare“. Ma non solo, come ci ha raccontato Demetrio, lui ha vissuto a Seoul ed è andato in viaggio nella patria di questa disciplina, il Giappone.
I membri all’interno della squadra azzurra che parteciperanno al 17esimo campionato mondiale di Kendo, che si svolgerà nella Incheon Namdog Gym, dal 14 al 16 settembre, sono solamente 7 e Demetrio Orlando è l’unico siciliano al suo interno.
Infatti ci spiegava che la palestra di Catania è l’unica sopravvissuta in tutto il territorio siciliano. Ma le sorprese non finisco qui poiché, come dichiarato dal nostro Kendoka, la Sicilia, nonostante tutto, vanta una lunga storia, per quello che concerne questa disciplina.
Per concludere, Demetrio Orlando, ci ha confessato che si sta recando lì con una grandissima voglia di fare bene.
Allora non resta che augurare buona fortuna e un “in bocca al lupo” e che possa portare in alto il nome della nostra patria e della nostra terra, la Sicilia.
