Pregiudicato fugge con l’aiuto di diversi “assistenti”: numerosi arresti e denunce, feriti 2 agenti

Pregiudicato fugge con l’aiuto di diversi “assistenti”: numerosi arresti e denunce, feriti 2 agenti

AGRIGENTO – Ieri, martedì 17 luglio 2018, ad Agrigento, verso le ore 22,25, nel corso di un evento musicale al chiosco bar di via Artemide, la Polizia di Stato ha notato nelle vicinanze del luogo la presenza di Salvatore Camilleri, agrigentino di 21 anni, in palese violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

Il chiosco bar sopra citato risulta gestito dal pregiudicato Maurizio Camilleri, anche lui agrigentino, di 40 anni, padre del 21enne. Alla vista dell’autovettura delle forze dell’ordine, il 21enne ha tentato di rientrare in casa, ma gli operatori sono riusciti a bloccarlo nei pressi del portone d’ingresso.

Nello stesso momento, l’inquilino dell’appartamento del piano terra, successivamente identificato come Salvatore Salamone, 35enne originario di Agrigento, pluripregiudicato, notando che gli agenti avevano bloccato il 21enne, avrebbe iniziato a chiamare a gran voce i presenti al chiosco bar per assicurare la fuga del sorvegliato speciale.

Sul posto sono giunte, correndo, una quindicina di persone. Verificato che il portone d’ingresso di via Platone 7 risultava aperto, Salvatore Camilleri, cercando di divincolarsi con violenza e tentando di colpire gli agenti, sarebbe riuscito a entrare all’interno dell’androne. Nello stesso momento, gli uomini chiamati “in soccorso” da Salamone erano riusciti ad accedere all’interno dell’edificio.

Il pregiudicato proprietario del chiosco bar si sarebbe posto tra il figlio Salvatore e gli operanti, spintonandoli con violenza. Gli altri soggetti, postisi alle spalle del personale intervenuto, hanno aggredito i poliziotti con calci, pugni e violenti spintoni, al fine di lasciar fuggire Salvatore Camilleri.

Gli aggressori avrebbero proferito frasi minacciose nei confronti del personale intervenuto, oltre che ingiurie e offese di vario genere. In seguito all’azione violenta, il pregiudicato 21enne sarebbe riuscito a divincolarsi e a rifugiarsi nel suo appartamento di via Platone 7, situato al secondo piano. Affacciatosi al balcone, avrebbe continuato a proferire frasi minacciose nei confronti degli operatori di Polizia, che già in passato avevano effettuato numerose operazioni a carico del predetto.

Alcuni astanti, di cui due successivamente identificati come Calogero Prinzivalli, 35 anni, e Calogero Salamone, 50 anni, entrambi della zona, avrebbero suggerito a Salvatore Camilleri di darsi alla fuga. Il sorvegliato speciale è riuscito così ad abbandonare la propria abitazione e a fuggire verso via Artemide, facendo perdere le proprie tracce.

Durante gli accadimenti, gli agenti hanno notato che Angela Melilli, 28enne di Agrigento, si stava avvicinando all’autovettura di servizio con colori d’istituto, una Fiat Bravo targata H8058, per colpirla con un calcio, provocando un’evidente ammaccatura.

Con l’ausilio di altro personale giunto sul posto e la collaborazione dell’Arma dei carabinieri, tutti i soggetti sono stati condotti negli Uffici dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Dopo le formalità di rito, Maurizio Camilleri, 40 anni, Calogero Modica, 34 anni, Alfonso Alongi, 22 anni, e Salvatore Salamone, 31 anni, sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari per favoreggiamento personale, resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Calogero Prinzivalli e Calogero Salamone sono stati denunciati per il reato di favoreggiamento personale, mentre Angela Melilli è stata denunciata per il reato di danneggiamento aggravato. Infine, Salvatore Camilleri, ancora irreperibile, è stato segnalato per i reati di resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale e per inosservanza delle prescrizioni della sorveglianza speciale.

Due degli operatori intervenuti hanno riportato ferite ed escoriazioni agli arti, guaribili in 2 o 3 giorni.

Immagine di repertorio