Operazione “Giano Bifronte”, soldi per la “Lucia Mangano” usati per scopi personali – NOMI, FOTO, INTERCETTAZIONI e VIDEO

Operazione “Giano Bifronte”, soldi per la “Lucia Mangano” usati per scopi personali – NOMI, FOTO, INTERCETTAZIONI e VIDEO

CATANIA – L’operazione “Giano Bifronte”, condotta oggi dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catania, su delega della Procura della Repubblica del capoluogo etneo, ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone.

L’accusa a loro rivolta è quella di aver utilizzato dei fondi regionali destinati alla struttura socio-sanitaria “Lucia Mangano” per scopi personali e per alcuni eventi che venivano organizzati anche da alcune associazioni da sempre impegnate nella lotta alla mafia.

Ecco i nomi degli arrestati:

  • Corrado Labisi, 65 anni, custodia cautelare in carcere;

 

  • Francesca Labisi, 33 anni, arresti domiciliari;

 

  • Maria Gallo, 60 anni, arresti domiciliari;

 

  • Gaetano Consiglio, 39 anni, arresti domiciliari;

 

  • Giuseppe Cardì, 57 anni, arresti domiciliari

Nelle intercettazioni telefoniche tra Cardì e Consiglio, collaboratori stretti di Corrado Labisi, si nota come mettevano a disposizione le loro buste paga e svolgevano mansioni differenti da quelle per le quali in un primo momento erano stati assunti. Il reato a loro contestato è quello di appropriazione indebita di denaro.

Il principale indagato di quest’operazione, Corrado Labisi, ex presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto Medico Psico-Pedagogico “Lucia Mangano”, discute con un ex dipendente del Ministero della Difesa, e questo dimostra i suoi rapporti con la Massoneria.

Di seguito il video dell’operazione con le intercettazioni.