A chi la poltrona di sindaco? Domani scattano i ballottaggi. COMUNI e CANDIDATI

A chi la poltrona di sindaco? Domani scattano i ballottaggi. COMUNI e CANDIDATI

Atto finale per decretare chi siederà sulla poltrona di primo cittadino di Messina, Ragusa e Siracusa, i tre capoluoghi siciliani rimasti ancora senza sindaco a seguito delle elezioni comunali dello scorso 10 giugno.

Prese ulteriori due settimane per indirizzare i cittadini su un candidato o sull’altro, domani ci sarà la resa dei conti con il ballottaggio. Si voterà dalle ore 7 alle ore 23, come quattordici giorni fa, e il risultato sarà disponibile in nottata, visto che lo scrutinio partirà subito dopo la chiusura dei seggi.

A Messina, per sostituire l’attuale sindaco Renato Accorinti, se la giocano Placido Bramanti, candidato di centrodestra, e Cateno De Luca, supportato da una lista civica centrista. Il risultato è stato di 28,5% contro 19,7% per il primo.

A Ragusa, invece, è presente il Movimento 5 Stelle con il suo candidato sindaco Antonio Tringali, primo su tutti con il 22,7%. A tenergli testa, tuttavia, è stato Peppe Cassì di Fratelli d’Italia, arrivato al 20,08%. Importante la percentuale di voti lasciata da Forza Italia e dal centrosinistra, rispettivamente con il 14% e il 13% di preferenze.

Chiudendo con Siracusa, sarà un testa a testa fino all’ultimo voto tra Ezechia Paolo Reale e Francesco Italia. Scontro tra centrodestra, Lega esclusa, e centrosinistra con il 37,3% e il 22,7% dei voti dei cittadini aretusei. Differenza importante, la più netta delle tre province: al ballottaggio, tuttavia, le sorti potrebbero essere completamente differenti.

Le modalità di voto sono anche più semplici rispetto a quelle del 10 giugno: bisognerà mettere soltanto una crocetta sul nome del candidato sindaco che si preferisce. Si ricorda di portare con sé documento di riconoscimento e tessera elettorale: nel caso in cui quest’ultima non fosse in possesso del cittadino o fosse scaduta, bisognerà recarsi nell’ufficio comunale di riferimento e acquisirla/rinnovarla. Non è consentito l’uso di cellulari o di apparecchi elettronici in grado di poter scattare foto all’interno della cabina elettorale.

Immagine di repertorio