Alunni della scuola Neglia nella riserva del lago di Pergusa

PERGUSA – Altri alunni della scuola primaria F. P. Neglia di Enna, assistono alle attività di inanellamento dei volatili presso la Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa; gli alunni accompagnati dalla dirigente scolastica M. Silvia Messina e dalle insegnanti Angela Zarrelli, Maria Di Dio, Rosa Barrile, Elena Messina e Mariella Incarbona, hanno visitato la Riserva dove hanno trovato delle reti speciali, dette reti nebbia, che servono per catturare, a scopo scientifico, gli uccellini a cui applicare, alla zampetta, un apposito anello metallico fornito dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) e recante un codice, al fine di studiarne le loro rotte migratorie.

I ricercatori hanno dapprima loro spiegato l’importanza dell´inanellamento per la conservazione e la ricerca sulla fauna ornitica; successivamente gli alunni hanno assistito alla dimostrazione pratica delle attività di inanellamento di diverse specie di uccelli come il Pettirosso, la Cinciallegra, la Cinciarella, il Fringuello, il Luì piccolo, etc.

Le operazioni sono state svolte da Giovanni Cumbo, della Stazione di Inanellamento di Palermo coordinata dal prof. Bruno Massa dell’Università di Palermo, e da Rosa Termine, biologa dell’Università di Enna Kore.

Tali attività rientrano in un programma di ricerca promosso dalla provincia regionale di Enna, ente gestore della Riserva. I dati raccolti sono utilizzati per il monitoraggio dello stato delle popolazioni degli uccelli sia migratori che stanziali; ovviamente gli individui catturati vengono immediatamente rilasciati dopo la raccolta dei dati relativi all’età e al sesso e delle misure dei parametri biometrici e fisiologici.

“E’ stato bello riconoscere il Luì piccolo che è così chiamato per il suo verso – luì, luì -, è molto piccolo e fa un lungo viaggio dal Nord Europa per venire a Pergusa a passare l’inverno” dichiara Ginevra della III B.

Davide della III C si incuriosisce quando il ricercatore soffia sul ventre del pettirosso e ne chiede le motivazioni; gli viene spiegato che così si capisce il livello di muscolo e di grasso indicativi ai fini del viaggio migratorio. Durante il faticosissimo volo notturno per attraversare il Mediterraneo gli uccelli perdono fino alla metà del loro peso; quando trovano terra, si fermano per riposarsi e fare rifornimento oltre che per fare riposare i muscoli delle ali continuamente impegnati nel lungo viaggio o dalle coste africane in primavera o dal Nord Europa in autunno.

Alle attività in riserva hanno anche assistito due ospiti di eccezione, il prefetto Fernando Guida e la sua gentile consorte Cecilia Neri che con i bambini hanno condiviso lo spettacolo naturale del lago, che in ogni stagione offre una pluralità di colori, profumi e suoni, capace di alimentare l’immaginazione di chi volle ambientarvi il mito del ratto di Proserpina.

Gli ospiti hanno anche fatto una passeggiata lungo il sentiero “Riva dei Giunchi” dove, oltre a diverse specie botaniche, hanno potuto osservare la mostra “Il percorso dell’Acqua” esposta in Riserva e realizzata con i disegni di vari alunni.