Patrizia Monterosso nel mirino dei 5 Stelle: arriva la mozione

Patrizia Monterosso nel mirino dei 5 Stelle: arriva la mozione

PALERMO – Il Movimento 5 Stelle già da tempo chiedeva la testa del segretario generale di Palazzo d’Orleans Patrizia Monterosso. Troppo grave per i pentastellati la condanna in primo grado della Corte dei conti per gli extra budget agli enti della formazione professionale.

Fedelissima prima di Lombardo e poi di Crocetta la dirigente adesso potrebbe fare i conti con una mozione in discussione all’Ars. La conferenza dei capigruppo ha stabilito di mettere l’atto all’ordine del giorno per il prossimo 26 novembre.

La Monterosso è stata condannata a risarcire all’erario 1 milione e 279 mila euro e parecchi altri politici di spicco, orbitanti nel mondo della Formazione, hanno ricevuto condanne non dissimili. Adesso – dopo le mozioni piovute sul presidente Crocetta, su Nelli Scilabra e su Linda Vancheri – potrebbe discutersi la mozione contro il segretario generale.

Già lo scorso marzo i pentastellati avevano presentato una mozione analoga. Stavolta ha apposto la propria firma anche Giovanni Greco, del Pds, ma l’Ars potrebbe non ammettere la mozione.

“Per questo atto Ardizzone – scrivono i grillini – si è rifugiato nell’articolo 160 del regolamento interno dell’Ars, rimandando in pratica la decisione sull’ammissibilità della mozione all’aula, che dovrà dire se la materia è estranea o meno alle competenze dell’assemblea”.

“Un comportamento pilatesco – dicono i deputati 5 stelle – ma che dirà chiaramente quale sarà la volontà dei partiti da subito. Chi voterà per la non ammissibilità, infatti, dirà implicitamente sì anche ai dirigenti non proprio senza macchia ai vertici della Regione“.

“La Corte dei conti – affermano i grillini nella mozione – ha condannato in primo grado il capo del dipartimento della Formazione professionale a quel tempo in carica, dottoressa Patrizia Monterosso, oggi segretario generale della presidenza della Regione siciliana, oltre a diversi politici di spicco, assessori e dirigenti. La dottoressa Patrizia Monterosso – prosegue la mozione -, condannata per aver concesso finanziamenti agli enti di formazione professionale, dovrà risarcire all’erario 1 milione e 279 mila euro; la condanna fa riferimento ai soli finanziamenti erogati nel 2007 e non a quelli erogati nel 2008 (pari a 14,5 milioni di euro), nel 2009 e nel 2010 (che ammontano a 4,9 milioni di euro per ciascun anno), per un importo complessivo pari a poco meno di 25 milioni di euro».

Patrizia Monterosso è stata difesa a più riprese dal presidente Crocetta che anche in aula ha ribadito che “sta facendo un lavoro esemplare di legalità e trasparenza, facendo denunce che molti di voi non avrebbero avuto il coraggio di fare, anche per la paura di ritorsioni di natura personale”.