PALERMO – Arrivano i primi verdetti delle elezioni avvenute nei tre comuni sciolti per mafia (Isola delle Femmine, Misilmeri e Campobello di Mazara). Soltanto a Misilmeri, nel Palermitano, si andrà al ballottaggio il prossimo 30 novembre, mentre nei restanti comuni i sindaci sono stati eletti al primo turno. I dati che sono emersi fanno registrare una drastica diminuzione dell’affluenza alle urne e un vistoso calo di consensi del Movimento 5 Stelle.
A Isola delle Femmine vince Stefano Bologna, politico navigato con un passato da sindaco della città, appoggiato anche da personaggi distanti per pensiero e storia politica: da Leoluca Orlando a Vincenzo Figuccia. Ha battuto il rivale Antonio Rubino – sostenuto da parte del Pd – e il grillino Massimiliano Adelfio.
Il neo sindaco è stato sostenuto dalla lista “Un’altra isola…si”, che ha raccolto il 58% dei voti. Antonino Rubino, sostenuto invece dalla lista “Insieme liberi di cambiare”, si è fermato al 37% delle preferenze.
A Campobello di Mazara ha vinto con un esiguo vantaggio – di soli 99 voti – Giuseppe Castiglione, sostenuto dal Pd, Articolo 4 e Democrazia e Libertà. Ha battuto il rivale Gianvito Greco, appoggiato da Campobello Bene Comune, Nuovi Orizzonti Campobello Cambia e Campobello di Mazara La Città del Domani. Anche in questa città flop pentatstellato.
Ancora aperta la contesa a Misilmeri. A contendersi la poltrona di primo cittadino vi sono Rosaria Stadarelli per il Pd e Giovanni Lo Franco, appoggiato da ambienti di sinistra ed ex Idv. Questi i due candidati che hanno raccolto più voti (Stadarelli ha il 36%, mentre Lo Franco il 22%), seguiti dall’ex sindaco Gaspare Di Spezio, sostenuto dalla lista “Noi”, che non ha superato il 10%
