La perizia dà ragione alla famiglia di Mimmo Crisafulli: riaperta l’indagine dopo la simulazione dell’incidente

La perizia dà ragione alla famiglia di Mimmo Crisafulli: riaperta l’indagine dopo la simulazione dell’incidente

CATANIA – Arriva la perizia ma si riapre l’indagine. Questo il riscontro dopo la simulazione dell’incidente che è costato la vita a Domenico Crisafulli, morto il 6 marzo di un anno fa. 

La perizia, consegnata da parte dalla delegazione del Consulente Tecnico d’Ufficio e Perito della Toscana nei tempi prestabiliti, ha dato ragione alla famiglia Crisafulli. La donna alla guida della Smart, accusata di aver ucciso Mimmo, quindi, potrebbe essere processata.

Prima di esporsi ufficialmente, tuttavia, il pubblico ministero ha riaperto l’indagine, revisionando tutti gli atti. Poi, la decisione di chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione del caso.

Quest’ultima sarebbe un’ipotesi totalmente da scartare per l’avvocato Giuseppe Incardona, legale della famiglia, visto che la perizia ha confermato quanto dichiarato dall’accusa.

“Non ho mai avuto dubbi sull’attenzione della Magistratura sulla vicenda – ha dichiarato ai nostri microfoni l’avvocato Incardona -. Essa è formata da persone e il loro coinvolgimento è risultato necessario per venirne a capo, specialmente a seguito della simulazione. Più che di una vittoria, parlerei di una forma doverosa di giustizia. L’indagine è stata riaperta e solo quando quest’ultima verrà chiusa, sapremo di più”.