CATANIA – Alla fine ha vinto proprio lui, come da pronostico. Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione Siciliana.
Il neo eletto governatore siciliano ha ottenuto il 39,9% dei voti, battendo il diretto avversario Giancarlo Cancelleri (34,6%). Nettamente distanziati gli altri rivali: Fabrizio Micari (18,6%), Claudio Fava (6,10%) e Roberto La Rosa (0,70%).
Nato a Militello in Val di Catania il 21 gennaio 1955, entra in politica a 15 anni, nelle file della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. Dal 1994 al 2003, il neo eletto presidente ha ricoperto il ruolo di presidente della provincia di Catania, ottenendo grandi consensi in un periodo definito “La Primavera catanese”. Il successo che Musumeci ottenne nel 1994, mentre militava tra le file di Alleanza Nazionale si staglia anche in ambito europeo quando venne eletto europarlamentare per la circoscrizione Italia Meridionale con circa 43 mila preferenze. Il 2005 è l’anno in cui il presidente della Regione Siciliana abbandona definitivamente il partito di Alleanza Nazionale, in contrasto con Gianfranco Fini.
Nel 2006 si candida per la prima volta alla presidenza della Regione Siciliana, perdendo nei confronti dell’esponente del centro-destra Salvatore Cuffaro (53,1%) e della candidata per il centro-sinistra Rita Borsellino (41,6%). 5,3% fu la percentuale che riuscì a ottenere. Lo stesso risultato lo ottenne nel 2012, quando a trionfare fu il candidato di centro-sinistra Rosario Crocetta con 30,5% dei consensi.
Il 2013 è un anno fondamentale per il presidente: viene eletto all’unanimità presidente della Commissione Regionale Antimafia dell’Ars. Una consacrazione sia da un punto di vista politico-istituzionale che umano. Le sue iniziative alla guida della commissione sono molteplici: crea la Fondazione Cardinale Dusmet, per sostenere le vittime degli usurai; porta l’attenzione di Bruxelles sul problema della mafia in Sicilia e chiede l’istituzione dell’ora della legalità, per educare i giovani all’onestà.
Nel 2015, Nello Musumeci fonda la lista#Diventeràbellissima, il cui nome si ispira a una famosa frase pronunciata da Paolo Borsellino.
Da domani, come si è soliti dire, “viene il bello”: il neo presidente avrà il compito di riscattare i 5 anni oggettivamente fallimentari del governo Crocetta, mettendo in pratica il suo programma, stando vicino alle problematiche dei cittadini.
