Regione “mantiene” i fondi per obbligo formativo. Marziano: “Scelta logica”

Regione “mantiene” i fondi per obbligo formativo. Marziano: “Scelta logica”

PALERMO – I 3mila giovani che hanno scelto l’indirizzo professionale per il prosieguo dei propri studi sono “salvi” e non dovranno aspettare altri anni per continuare il loro percorso.

Detto così, probabilmente, suona un po’ strano ma la sostanza è questa: l’on. Bruno Marziano, assessore regionale all’Istruzione e Formazione Professionale, ha infatti comunicato che “i 16 milioni di euro dell’obbligo formativo non saranno toccati per finanziare le attività del piano dei disabili gravissimi, bensì per i tremila giovani che hanno scelto il Professionale”. 

C’era infatti il rischio di far saltare un anno scolastico ai ragazzi che come indirizzo scolastico avevano prediletto quello professionale, nonostante in questi giorni si parli non poco di disabili (l’ultimo caso in Sicilia riguarda i fratelli Pellicanò e a pagarla cara è stato l’assessore Miccichè)

Merito dunque all’assessore, che è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per approfondire il tema: “Era una spesa obbligatoria, partiamo da questo – esordisce Marziano -. Non si tratta di una formazione ordinaria, questa è una modalità con cui i giovani scelgono di non andare al liceo, istituto tecnico o quel che sia. Tutto per fare il corso triennale professionale, a volte anche quadriennale. Una volta che i ragazzi frequentano e la Regione fa partire il primo anno di studi, logico è che bisogna completare il triennio con i fondi dello Stato. Altrimenti, come ho detto al presidente Crocetta, si parlerebbe di violazione fondamentale del diritto allo studio”. 

“Questi sono ragazzi già iscritti al professionale e che avevano già saltato un anno perché non vennero previsti i fondi – aggiunge –. L’anno fu recuperato dal sottoscritto e se non ci fossero stati questi fondi, l’anno sarebbe saltato. Inoltre, è impensabile che per finire un percorso triennale servano cinque anni: per questo sono soldi che non possono essere utilizzati per altre cose. Forse ci voleva qualche milione in più, ma siamo convinti di potercela fare. Tra l’altro sto presentando un disegno di legge che senza questi fondi mi sarebbe stato impossibile fare, mi riferisco a servizi che non mi competerebbero”.

Lunedì sera, in occasione della riunione della Giunta Regionale, Marziano ha chiarito dunque che questi fondi non potevano essere utilizzati per altro, altrimenti sarebbe stato impedito a 3mila giovani di continuare il loro percorso scolastico. 

Come dicevamo prima, però, è stato toccato il tasto “disabili”. Abbiamo chiesto perciò all’assessore Marziano se la Regione ha qualcosa in serbo per finanziare le persone diversamente abili.

“Quello è compito del presidente Crocetta, ma so che stanno lavorando per trovare una copertura finanziaria diversa da questa. Si pensava di prendere questi fondi per coprire, ma è stato un errore pensare di spostarli. Servono per garantire il diritto allo studio ai giovani”