Viaggi e Rolex per corrompere l’ingegnere Anas che “spianava” la strada alla malavita. NOMI e FOTO

Viaggi e Rolex per corrompere l’ingegnere Anas che “spianava” la strada alla malavita. NOMI e FOTO

REGGIO CALABRIA – Nell’ambito dell’operazione “Cumbertazione” – che ha permesso alle fiamme gialle di Reggio Calabria di fare scattare le manette per 25 soggetti, responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici, anche aggravati dalle modalità mafiose – sono stati accertati ripetuti episodi di corruzione dell’ingegnere dell’Anas Giovanni Fiordaliso, reggino di 39 anni, direttore dei lavori relativi alla realizzazione dello svincolo autostradale di Rosarno, il quale, in cambio di utilità indebite da parte della famiglia Bagalà (soggiorni gratuiti a Taormina e Firenze e orologi Rolex) forniva a Francesco Bagalà informazioni riservate e il format del file Anas con il relativo logo.

Fiordaliso

Ingegnere Giovanni Fiordaliso, 39 anni

A questo punto i professionisti di fiducia di Bagalà compilavano la “relazione riservata del direttore dei lavori” che veniva poi firmata dallo stesso ingegnere Fiordaliso.

L’ingegnere, inoltre, si attivava ripetutamente per favorire le imprese dei Bagalà; faceva pressioni su una dipendente Anas affinché venisse accelerata la procedura di firma dei Sal (Stato Avanzamento Lavori); fingeva di agire nell’interesse della stazione appaltante Anas cui voleva evitare un oneroso contenzioso, sostenendo la causa dell’impresa, cercando di spingere i competenti funzionari dell’Anas ad attivare la procedura finalizzata a giungere ad un accordo bonario il più possibile remunerativo per l’appaltatore, ciò al fine di consentire ai Bagalà di recuperare il forte ribasso offerto in sede di aggiudicazione della gara; cercava di convincere il consulente tecnico dell’Anas, appositamente nominato dall’Ente per la risoluzione della stessa controversia, a rinunciare all’incarico.

Per Giovanni Fiordaliso è stata eseguita la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari.