Calcestruzzo depotenziato al porto di Messina: 11 rinvii a giudizio

Calcestruzzo depotenziato al porto di Messina: 11 rinvii a giudizio

MESSINA – Si è conclusa con 11 rinvii a giudizio l’udienza preliminare per l’inchiesta sulla realizzazione dei moli Vespri e Colapesce del porto di Messina

L’inchiesta riguarda la fornitura di calcestruzzo per i lavori di allargamento delle due banchine del porto, già appaltati dall’autorità portuale nel 2005.

Nel processo è indagata una società, la Tecnis spa, e 10 persone, Danilo La Piana e Daniele Naty, rispettivamente rappresentante legale e procuratore speciale della società, Concetto Bosco Lo Giudice e Francesco Costanzo, imprenditori, Antonio Giannero e Vincenzo Silvestro, rappresentanti legali delle altre due società fornitrici di calcestruzzo, Carmelinda Fangano, rappresentante della società che si è occupata della costruzione delle banchine, Rosario D’Andrea, collaudatore dell’opera, Fabio Arena, funzionario dell’ufficio tecnico opere marittime, e Francesco Bosurgi, ispettore tecnico. 

I reati contestati sono quelli di truffa, frode in pubbliche forniture e falso e risalgono al 2011. L’inchiesta partì a novembre 2014 e constatò che il valore della resistenza del calcestruzzo era inferiore rispetto a quello previsto dal progetto.  

Il processo è stato rinviato al prossimo 16 giugno.