Un porto dentro al porto: ad Amsterdam galleggiano 380 appartamenti a energia zero

Un porto dentro al porto: ad Amsterdam galleggiano 380 appartamenti a energia zero

Costruire un porto dentro al porto: è la sfida lanciata dagli studi BIG e Barcode Architects per il nuovo quartiere IJburg Steigereiland di Amsterdam. Un progetto che ha appena ricevuto luce verde dalle autorità olandesi e che si svilupperà su una superficie di oltre 46mila metri quadri, connettendo il quartiere con l’area portuale nelle vicinanze del centro storico. Sluishuis è il nome scelto per quello che sarà un edificio ad uso misto che ospiterà 380 appartamenti a energia zero, 4mila mq. di spazi commerciali e aree comuni e un “parcheggio” per almeno 30 imbarcazioni.

Perfettamente integrato nel contesto, Sluishuis è un avveniristico esempio di architettura galleggiante e ha una natura ibrida: il lato che dà sul lago di IJ si “solleva” creando un’apertura che permette sia all’acqua di occupare la corte centrale, sia alla luce di raggiungere gli appartamenti sui lati opposti. Sul lato che affaccia sulla città, la struttura presenta gradoni decrescenti che diventano una cascata di terrazze panoramiche.

Nel porto di Amsterdam galleggiano 380 appartamenti a energia zero. Visto dal lago somiglia quindi alla prua di una nave, mentre se ci si sposta sulla terraferma ha l’aspetto di una grande parete verde. Tutto attorno il perimetro dell’edificio corre una passerella, da cui si dipartono camminamenti minori che portano ad un arcipelago di imbarcazioni e giardini galleggianti. Luoghi intenzionalmente pensati per l’intero quartiere, non ad uso esclusivo di chi abiterà all’interno dell’edificio. Allo stesso modo, anche il tetto verde è uno spazio comune, cui si accede tramite una lunga scalinata in legno dal molo.

La giuria che ha selezionato BIG e Barcode ha sottolineato nello specifico l’attenzione che il progetto riserva alla sostenibilità ambientale. Oltre a garantire che tutti gli appartamenti consumino tanta energia quanta ne viene prodotta dal complesso grazie “al vasto uso di energie rinnovabili in tutto l’edificio”, anche per l’intenzione di ridurre al minimo l’impatto ambientale abbattendo le emissioni di CO2 prodotte durante la fase di realizzazione.

Maria Morelli