Succede a Catania e provincia: 21 giugno MATTINA

Succede a Catania e provincia: 21 giugno MATTINA

CATANIA – Carabinieri e polizia: ecco i fatti di cronaca più importanti della mattinata.

  • Stanotte, i carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale e della Compagnia di Fontanarossa, hanno arrestato il 42enne, catanese, Alfio Muzio, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catania, Gaetana Bernabò Distefano, su proposta del Pubblico Ministero, Agata Consoli, della locale Procura Distrettuale della Repubblica. Con l’arresto di Muzio il giudice ha riconosciuto la perfetta aderenza dei comportamenti tenuti dai militari rispetto alla realtà operativa presentatasi in quella mattina del 7 maggio scorso, quando traducendo nel carcere di piazza Lanza un soggetto prima ai domiciliari ed ora destinatario di un aggravamento della misura, nel percorrere la via Montenero notano una Smart di colore bianco che li precede di pochi metri, il quale conduttore, alla loro vista, inizia a tenere una condotta di guida alquanto pericolosa con manovre azzardate ed una velocità eccessivamente superiore a quella prevista in pieno centro cittadino ed all’ora di punta. Azionati i dispositivi sonori e luminosi d’emergenza i carabinieri si sentono in obbligo di bloccare l’uomo che anziché desistere dal proprio comportamento prosegue con ancor più determinata incoscienza andando a collidere con altre autovetture finché, dopo un lungo inseguimento per le strade del quartiere di San Leone, ferma la sua corsa sbattendo con il lato sinistro dell’auto in un muro. Il soggetto, tutt’altro che intimorito, per sfuggire al controllo degli operanti – si ricorda che era evaso dai domiciliari -, inserendo la marcia, cerca più volte di investire il maresciallo capo pattuglia che, per non rischiare di essere travolto e fermare l’autovettura, estrae la pistola di ordinanza e spara alle ruote ed al motore dell’auto. Bloccata l’auto, i militari tentano di far scendere dall’auto l’uomo che, in un primo momento si barrica dentro l’auto e poi, con l’aiuto di circa 50-60 persone del quartiere, che accerchiano i carabinieri ingiuriandoli, spintonandoli e malmenandoli, trova il “coraggio” di uscire dall’auto per partecipare alla vile aggressione che, grazie al sangue freddo dei tre carabinieri, finisce con questi che risalgono in auto e si allontanano dal luogo per portare a termine la traduzione del soggetto in carcere. I successivi riscontri investigativi acquisti dagli uomini dell’arma hanno permesso di raffigurare un quadro probatorio a carico di Muzio tale da convincere l’Autorità Giudiziaria a disporne la custodia cautelare in carcere. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania piazza Lanza con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale aggravate nonché evasione dai domiciliari.

MUZIO ALFIO 22061974

  • carabinieri della stazione di Adrano hanno arrestato il 39enne Pietro Santangelo, del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. L’uomo, già condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, dovrà espiare la pena residua di sei mesi di reclusione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto nel carcere di Catania Piazza Lanza. L’operazione è stata portata a termine stanotte dai carabinieri della stazione di Licodia Eubea. I militari, coadiuvati dai colleghi della compagnia di Vittoria, dopo il furto di un Furgone Citroen Berlingo, avvenuto la sera precedente nel centro di Licodia, hanno seguito le tracce dei malviventi fino a Vittoria, laddove, in un immobile di via Costa Esperia, è scattato il blitz con la cattura dei tre romeni.

SANTANGELO PIETRO 28_06_1976

A finire in manette: il 32enne Gheorghe Adrian Nastasiea, che, nascosto sul tetto dell’abitazione, ha tentato di sfuggire alla cattura anche perché destinatario di un ordine di carcerazione, emesso nel novembre del 2015 dal Tribunale di Gela per una condanna ad anni 2 e mesi 6 di reclusione poiché ritenuto colpevole di ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere, reati commessi a Gela nel settembre del 2011, e due connazionali di 36 e 39 anni, ritenuti responsabili di ricettazione e riciclaggio. Oltre al recupero del mezzo rubato a Licodia – restituito successivamente al legittimo proprietario – i carabinieri hanno sequestrato una Ford Focus sulla quale era stata illecitamente applicata una targa appartenente ad una Fiat Punto rubata a Vittoria nel dicembre del 2013. Per gli arrestati l’Autorità Giudiziaria ha disposto i domiciliari.

NASTASIEA GHEORGHE ADRIAN 01.01.1984

  • Nella giornata di ieri, personale delle volanti dell’UPGSP ha arrestato i pregiudicati catanesi Giovanni Agatino Distefano per evasione dagli arresti domiciliari e Francesco Coppola perché destinatario di un’ordinanza che revoca la misura cautelare degli arresti domiciliari e la sostituisce con la della custodia in carcere. Distefano è stato catturato nel corso dell’attività di controllo del territorio quando, transitando per via Plebiscito, i poliziotti lo hanno notato all’interno di un gruppo di persone che stavano dialogando tra loro i quali, alla vista degli agenti, hanno interrotto la discussione e si sono allontanati. Immediatamente tutti i soggetti sono stati bloccati e identificati. Grazie a ciò, è stata verificata la posizione di Distefano il quale risultava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con la concessione del permesso lavorativo in un’attività commerciale ubicata all’interno del porto di Catania dove, in effetti, non si trovava. Anzi, gli altri tre individui con cui si accompagnava sono risultati pluripregiudicati, anche per associazione mafiosa. Alla luce di ciò l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del pm di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. Alle 20 personale delle volanti, si è recato in via Musumeci, presso l’abitazione del pregiudicato Francesco Coppola, allo scopo di eseguire nei suoi confronti l’ordinanza emessa dal Tribunale di Catania che, a seguito delle numerose violazioni delle prescrizioni, revoca la misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere. In esecuzione di tale ordinanza Coppola è stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza. 

22