PALERMO – Continuano incessanti le polemiche in merito al “concorsone” della scuola per docenti svoltosi questa mattina, che ha suscitato tantissime critiche e commenti, soprattutto a causa di numerosi ritardi e disservizi che hanno addirittura reso necessario l’intervento di carabinieri in varie sedi di Palermo.
Il problema principale è stato la totale mancanza di commissari, dei verbali di insediamento della commissione e delle griglie di correzione delle prove scritte: in poche parole tutto il necessario affinchè il concorso si potesse svolgere in modo ottimale.
In merito a questa vicenda Cisl, Cgil, Uil e Snals, hanno proclamato uno sciopero generale per il 23 maggio durante la manifestazione di oggi a Montecitorio. L’obiettivo principale dei sindacati è porre al centro dell’attenzione il personale della scuola nella sua unitarietà.
“Come sindacati – hanno affermato – chiediamo un riconoscimento adeguato del nostro impegno e della nostra professionalità che spendiamo ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa che si possa offrire”.
In merito alle polemica si è espressa anche il ministro all’istruzione, Stefania Giannini: “Trovo singolare proclamare uno sciopero contro un governo che sta assumendo, ed annunciarlo nel giorno in cui parte un concorso da 63.712 posti. Ricordo che questo è un governo che investe sull’istruzione 3 miliardi di euro in più all’anno“.