Abusivismo: quando i controlli non bastano e la crisi “dà una mano”

Abusivismo: quando i controlli non bastano e la crisi “dà una mano”

CATANIA – Esercenti, bancarelle e parcheggiatori sotto lo stesso comune denominatore: l’abusivismo.

L’illegalità è sotto gli occhi di tutti, ma difficile da combattere. Fino a ieri la polizia municipale è intervenuta transennando il mercatino delle pulci di via Vespucci. Ma sono sufficienti interventi di questo genere?

Basta andare al centro storico per rendersi conto di come le attività abusive siano ovunque, con fiera e pescheria in testa. Per esempio, alla “fera o luni” la situazione è molto complicata da gestire per l’assegnazione dei posti. In attesa della conclusione del bando, infatti, commercianti senza licenza occupano il suolo pubblico per vendere i propri prodotti.

Ma anche per altre vie della città, come in Corso Sicilia, non è difficile trovare commercianti che vendono merce contraffatta. E che dire dei parcheggiatori abusivi? Quasi uno in ogni angolo, specialmente la sera, anche dove è necessario pagare le strisce blu fino alle ore 3.

Combattere il fenomeno però non è facile, perché molto radicato nella società, in alcune zone anche da oltre 15 anni. E l’amministrazione cosa fa? “Noi facciamo controlli nei locali, nei mercati rionali e anche nelle ore notturne contro i parcheggiatori, specialmente il venerdì, il sabato e la domenica”, spiega il comandante dell’Annona, Francesco Caccamo. Anche se in molti casi, il giorno dopo, si è “punto e a capo”.

Anche i comportamenti dei cittadini spesso non aiutano. Se nessuno comprasse, gli abusivi non avrebbero motivo di restare dove sono. Anche se, nella filiera “commerciale” la crisi gioca sicuramente un ruolo importante: “Con la crisi – prosegue Caccamo – la gente cerca di risparmiare. Ma, soprattutto, in tempi difficili gli abusivi aumentano, coinvolgendo anche i membri del nucleo familiare”.

Nel quadro generale, a complicare le cose si aggiunge anche la carenza del personale. Gli agenti riservati a questo compito, infatti, sembrano essere pochi rispetto alle esigenze di una città come Catania, grande e invasa da abusivi, spesso extracomunitari.

E la legge? Secondo quanto stabilito dall’articolo 7 comma 15 chi è sprovvisto di licenza può essere sanzionato solo economicamente. A meno di casi particolari, come ricettazione, estorsione o minacce.

Dopo tanti anni, non sarebbe il caso di cambiare qualcosa?