Catania, sulla Tari maggioranza assente

Catania, sulla Tari maggioranza assente

CATANIA – In una città in piena emergenza per i gravi episodi di cronaca nera, come l’omicidio di Librino, di cronaca sindacale, i 150 lavoratori del consorzio di bonifica incerti del loro destino e quelli del teatro Massimo Bellini sul tetto dell’edificio, la maggioranza in consiglio comunale è assente per stabilire le tariffe della Tari.

Ieri la seduta del civico consesso si era conclusa con un nulla di fatto e oggi, finalmente, si dovevano stabilire le tariffe sui rifiuti. Ma i banchi della maggioranza, semivuoti, non hanno permesso il proseguimento dei lavori e la seduta è saltata tra gli strali dell’opposizione che applaudiva ironicamente l’amministrazione comunale.

Per di più sarebbero bastati appena 18 consiglieri per l’approvazione. Il nodo della tassa sui rifiuti è legato alla riduzione in bolletta di appena 1,5% ed è stato ampiamente dibattuto ieri.

Secondo l’opposizione si dovrebbe potenziare la pulizia della città e incentivare la raccolta differenziata che è colata letteralmente a picco.

Durissime le reazioni dei consiglieri comunali. Per Manlio Messina, capogruppo di Area Centrodestra, la maggioranza ha dimostrato di essere “totalmente inconsistente specie su una delibera come la Tari propedeutica al bilancio: questo ci dà la netta sensazione che sia sparita del tutto la maggioranza. Anzi, più che una sensazione è una certezza”.

“Non sono riusciti – conclude Messina – nemmeno a raggiungere i 18 consiglieri per l’approvazione”.

Giuseppe Castiglione, capogruppo di Grande Catania, ha dichiarato: “Il mio gruppo, con le altre forze d’opposizione, chiede al sindaco una riunione per una verifica di maggioranza visto che non riescono nemmeno a votare una delibera politica per la città”.

Con l’ennesimo rinvio probabilmente l’approvazione salterà alla prossima settimana quando il consiglio si riunirà nuovamente, maggioranza permettendo.