Catania, il Cervantes contro il ddl Cirinnà: bambolotti e striscioni per dire no l’utero in affitto

Catania, il Cervantes contro il ddl Cirinnà: bambolotti e striscioni per dire no l’utero in affitto

CATANIA – Anche a Catania si infiamma il dibattito sul discusso disegno di legge Cirinnà volto a regolamentare il futuro delle famiglie italiane.

Lo Spazio Libero Cervantes ha manifestato la propria contrarietà con bambolotti e striscioni contro l’utero in affitto e la mercificazione dei bambini.

Nella notte gli attivsti hanno intrapreso questa iniziativa a difesa della famiglia naturale, della vita e dell’infanzia.

“La nostra visione è chiara – spiega una nota del Cervantes -. Per noi la famiglia è e rimane il fulcro della società, la naturale forma di riproduzione di essa e caposaldo della crescita dei bambini. È proprio per la tutela di quest’ultimi che abbiamo predisposto quest’azione: aborto, pedofilia e mercificazione di uteri e bambini con la maternità surrogata, o meglio detto utero in affitto, sono gli abomini a cui l’infanzia è sottoposta e contro cui questa società fa veramente poco”.

“Siamo alla vigilia della discussione nelle aule dei bottoni del disegno di legge Cirinnà che introdurrebbe tra le altre cose – prosegue la nota – le unioni civili e la possibilità di adottare per le coppie omosessuali equiparando il matrimonio e tutti gli effetti. In molti ancora non hanno ben capito le conseguenze, lo scompenso sociale ed anche economico che potrebbe comportare una legge come la cosìdetta Cirinnà. Negli ultimi mesi hanno introdotto la teoria Gender nelle scuole, oggi vogliono legalizzare la mercificazione dei bambini. A quale macabro progetto stiamo assistendo? I bambini non sono capricci, non sono merce e nemmeno il giocattolo di qualcuno. La vita non è un gioco”.