Caccia ai “furbetti”: dichiarano il falso per ottenere benefici

Caccia ai “furbetti”: dichiarano il falso per ottenere benefici

CALTANISSETTA – Sono molte le persone che si dichiarano in condizioni disagiate per ottenere benefici dallo Stato e dal Comune pur non avendone i requisiti.

È partendo da questo presupposto e da numerosi accertamenti su tutto il territorio che la Guardia di finanza di Caltanissetta  ha scoperto e sanzionato numerosi cittadini per aver dichiarato il falso.

Solo nel 2015 sono stati 17 i soggetti sanzionati, di cui 7 persone per aver dichiarato il falso nelle richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, 2 per aver prodotto una documentazione non conforme alle vere condizioni economiche, al fine di beneficiare di prestazioni sanitarie gratuite, 5 persone per aver dichiarato un reddito inferiore o in alcuni casi pari a zero per accedere al bando del Comune di Caltanissetta e quindi ottenere l’accesso ai cantieri di servizio riservati agli ex reddito minimo di inserimento.

Dopo un’accurata selezione su circa 50 posizioni più a rischio. l’attività delle fiamme gialle è stata finalizzata a verificare la regolare percezione di prestazioni sociali agevolate.

Nel caso dell’agevolazione economica lo Stato si fa carico delle spese di assistenza legale per il sostenimento di un giusto processo per coloro che presentano difficoltà finanziarie.

Per essere ammessi al beneficio – spiegano dal comando provinciale della Guardia di finanza di Caltanissetta – è necessario avere determinati requisiti e ricadere in specifiche condizioni. Una tra tutte è il reddito complessivo familiare, il quale deve necessariamente essere inferiore a 11.369,24 euro annui, salvo eccezioni, quali maggiorazioni per i familiari conviventi. Tali condizioni devono essere indicate, assieme ad altri dati personali, all’interno di una istanza per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, la così detta “dichiarazione sostitutiva unica”.

Per ottenere l’agevolazione è quindi necessario che le condizioni indicate nell’istanza siano tutte veritiere.

Diversamente, nel campo delle prestazioni sanitarie, il problema riguarda l’indebita esenzione dal ticket sanitario attraverso diversi espedienti, primo fra tutti, quello della falsa “autocertificazione reddituale”.

Con questo sistema il costo della visita o della prestazione ospedaliera sostenute dai privati, andrà a ricadere sulle casse del sistema sanitario nazionale”.

Infine, la Guardia di finanza si è occupata di osservare la corretta corrispondenza dei requisiti richiesti nel bando per l’accesso ai cantieri di servizi. Tale bando è finalizzato a versare un’integrazione al reddito degli ammessi, da parte del Comune nisseno, sulla base di attività di servizio realizzate proprio a favore del Comune stesso.

Tali comportamenti illeciti sono puniti con la reclusione da 1 a 5 anni e con una multa da 309,87 a 1.549,37 euro dalla fattispecie penale prevista dall’art. 95 del DPR 115/2002, nonché il recupero delle somme corrisposte da parte dello Stato“.

Le somme che sono state segnalate ai competenti uffici per essere recuperate ammontano a circa 45.000 euro.

Pertanto il comando provinciale della Guardia di finanza di Caltanissetta avvisa che “vale la pena ricordare che tali espedienti da parte di coloro che si ritengono dei ‘furbetti’ costituiscono nella maggior parte dei casi delle violazioni di natura penale da segnalare all’autorità giudiziaria che, peraltro, vanno ad incidere su quelli che sono i cosiddetti sprechi di denaro pubblico”.