In Consiglio non si parlerà della Martoglio. Siracusa perde in silenzio un’altra scuola

In Consiglio non si parlerà della Martoglio. Siracusa perde in silenzio un’altra scuola

SIRACUSA – Nessun consiglio comunale si occuperà della imminente soppressione della scuola Martoglio, a tre giorni dal tavolo tecnico che a Palermo discuterà l’ultimo atto del decreto di dimensionamento per il prossimo anno scolastico. Siracusa, così, si appresta a vedere scivolare via senza alcuna mobilitazione politica l’ennesima autonomia scolastica in un suo quartiere “a rischio”.

C’era stata una richiesta, sottoscritta da otto consiglieri, di convocazione del consiglio comunale che si occupasse con procedura d’urgenza della situazione dell’istituto comprensivo che sorge nell’estrema periferia nord della città, tra Santa Panagia e via Italia 103. La convocazione per lunedì 23 è arrivata, ma nei 5 punti all’ordine del giorno non c’è la Martoglio. La richiesta prevedeva un vero e proprio consiglio comunale aperto, con l’estensione dell’invito a tutta la deputazione regionale e nazionale, e l’intervento in aula della preside della scuola e di un rappresentante dei genitori. Non avverrà nulla di tutto ciò. In realtà è difficile pensare che un consiglio comunale potesse modificare qualcosa nell’iter che sta portando al provvedimento di soppressione. Le tappe burocratiche e istituzionali ci sono già state tutte.

A maggio l’Usr ha pubblicato l’elenco delle scuole siciliane sottodimensionate, quindi a rischio soppressione per l’anno scolastico 2016/17. E c’era la Martoglio con i suoi 573 alunni (sotto i 600). Ha assegnato per questo un preside in reggenza, anziché un titolare, nell’anno in corso. Ma soprattutto meno di un mese fa sono partiti i tavoli istituzionali che contano ai fini delle decisioni finali: la conferenza provinciale, che comprende rappresentanti dei sindaci e delle scuole, ha discusso il piano di dimensionamento. Il Provveditorato lo ha approvato e inviato a Palermo. Giovedì prossimo verrà discusso e ratificato sulla base delle richieste del territorio. E il territorio non ha considerato recuperabile la situazione della Martoglio: nel piano ci sono solo soluzioni per il suo smembramento. Insomma, com’è già successo per lo storico liceo classico Gargallo e per altri due istituti comprensivi in aree a rischio, la classe politica siracusana s’è mossa in ritardo.

La legge sul dimensionamento negli ultimi 5 anni ha ridotto le scuole della provincia di Siracusa da 98 a 69. La preside in reggenza, Teresella Celesti, alla vigilia dei tavoli provinciali aveva detto: “In un quartiere a rischio la scuola è presidio di legalità e bisognerebbe salvarla per vie eccezionali”. La Martoglio fu pure la scuola del fisico di fama internazionale Fulvio Frisone: la madre, Lucia Colletta, due anni fa ha donato alla biblioteca della scuola le pubblicazioni del figlio. “Un gesto di affetto e gratitudine – raccontò al personale didattico – per quella scuola che trent’anni fa accolse Fulvio”, il suo ragazzo speciale, “con amore e sostegno”.

Simona Princiotta, prima firmataria a favore dell’ordine del giorno Martoglio, poi negato, si è scagliata contro il neo presidente del civico consesso, Santino Armaro: “Alla luce di quanto accaduto penso che il presidente Armaro abbia voluto cominciare con il piede sbagliato fissando, come una palese provocazione, un consiglio comunale proprio per lunedì ma escludendo dall’ordine del giorno l’argomento della Martoglio”. La scuola perdendo l’autonomia perderà le figure apicali (dirigenza e segreteria) ma non le sezioni, che verranno aggregate a altre istituzioni scolastiche. Il rischio, per chi critica il provvedimento, è la crescita della dispersione nel quartiere.

Massimiliano Torneo