Agrigento: rifiuti in piazza e cassonetti bruciati

Agrigento: rifiuti in piazza e cassonetti bruciati

AGRIGENTO – Giorni difficili per Iseda e Sea, le ditte che si occupano del trattamento dei rifiuti di Agrigento e che si sono ritrovate ad affrontare nel giro di poco tempo due grossi problemi: lo smaltimento dei rifiuti del mercato del venerdì e l’incendio di due cassonetti in via Petrarca.

È fallito il progetto maturato insieme all’amministrazione comunale di Agrigento, con cui le due ditte avevano invitato i commercianti ambulanti del mercato a ripulire al meglio le aree di loro competenza al momento dello smontaggio delle loro postazioni.

Ieri mattina, infatti, insieme all’assessore al ramo Franco Miccichè e ad alcuni Vigili urbani, gli incaricati delle due imprese avevano consegnato ben 200 grandi sacchi dove poter raccogliere i rifiuti in modo da mantenere pulita la piazza dopo l’orario di chiusura del mercato.

Il progetto avrebbe avuto esito positivo se solo i sacchi fossero stati usati in modo opportuno. In realtà non solo i mercanti hanno prolungato le operazioni di smontaggio ben oltre le 14, ma la piazza è stata comunque lasciata nelle condizioni di sporcizia di sempre e il materiale fornito per la raccolta dei rifiuti è stato utilizzato per altri scopi.

“Dobbiamo purtroppo riscontrare – commenta l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – che anche questo tentativo è fallito. Abbiamo potuto constatare e documentare attraverso un dossier fotografico, che gli ambulanti, non solo hanno smontato in ritardo le loro attività, ma che la piazza è stata lasciata in pessime condizioni rendendo vano il nostro acquisto e la nostra distribuzione di centinaia di sacchetti che sono stati utilizzati per altri scopi – e aggiunge poi con amarezza -. Noi torniamo a chiedere più collaborazione agli ambulanti ma anche più controlli dall’amministrazione comunale di Agrigento nelle ore in cui è previsto lo smontaggio delle baracche e delle attività commerciali in genere, soprattutto quelle che riguardano il settore alimentare”. 

Rimangono ignote, invece, le motivazioni per cui i due cassonetti per la raccolta dei rifiuti sono stati misteriosamente incendiati nel corso della notte, così come segnalato dagli operatori ecologici che lavorano nella zona.

Sul posto si sono subito recati i responsabili di Iseda, che hanno successivamente denunciato il fatto alle autorità competenti, e hanno constatato che i cassonetti in questione erano due dei 200 cassonetti che loro stessi, insieme a Sea, avevano collocato in tutte le strade cittadine in sostituzione di quelli vecchi di proprietà di Gesa.

“Non riusciamo a capire i motivi del gesto – afferma Alongi – anche perché al momento in città non esistono emergenze riguardo alla raccolta dei rifiuti con criticità che altre volte si sono registrate quando altri contenitori sono stati dati alle fiamme dando luogo peraltro, alla diffusione nell’aria di sostanze assolutamente tossiche per chi le respira”.