Quando i medici parlano direttamente ai cittadini

Quando i medici parlano direttamente ai cittadini

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Cosa accade quando i medici parlano direttamente, finalmente osando? Qualcuno che si sta abituando a parlare solo per slogan a voce alta e confusa, vedi le trasmissioni televisive tuttofare, viene scoperto a preparare un altro raggiro nei confronti dei cittadini, e questa volta ai pazienti, tenta tutte le strade possibili per deridere gli interlocutori, con il supporto di chi gestendo tecniche della comunicazione, può trarne un ritorno di immagine ed economico. Cosa dicono i medici ai cittadini? Semplicemente questo: i politici devono risparmiare e per questo motivo devono togliere alcune prestazioni sanitarie, pardon mediche, che fino ad ora i medici prescrivevano per curare le persone che ne avevano bisogno. In pratica, facendo appattare le carte, o come si dice con le carte a posto, dicono ai medici di non prescrivere esami e farmaci perché altrimenti sarai castigato. Inoltre non intervenendo efficacemente sul problema della responsabilità medica che vede il medico sempre in prima pagina sull’argomento malasanità e sulla responsabilità penale.

L’Italia e la Polonia sono gli unici paesi Europei in cui il paziente per essere risarcito dalla assicurazione, prima di tutto deve passare dal giudice penale che deve stabilire se c’è stata una colpa meritevole della galera, e poi dopo questo giudizio passare dal magistrato civile che, anche se il medico risulta innocente penalmente, può giudicare colpevole di qualche mancanza. In pratica il medico viene giudicato 2 volte per lo stesso motivo da due giudici diversi, tutto questo dura per lo meno 10 anni. Infine dopo questi 2 giudizi interviene la magistratura contabile, la cd Corte dei conti, che istruisce un altro processo. In pratica il paziente che ha ricevuto un danno deve aspettare minimo 10 anni per essere risarcito, mentre il medico per 10 anni risulta indagato da più giudici. Forse neppure il più incallito dei criminali subisce tanti giudizi!!!

Ed allora i medici tutti, finalmente uniti, denunciamo questo con uno scatto di orgoglio per difendere il lavoro rivolto a tutela dei pazienti. Naturalmente i politici, con alcuni giornalisti complici e prezzolati, non ci stanno perché vengono scoperti nelle loro magagne. Dov’è la magagna? I numeri del presunto risparmio non convincono i funzionari del Ministero dell’Economia che nel luglio 2015, silenziosamente, dicono ai funzionari e ai politici del ministero della salute, che questi risparmi non sono certi e non supportati da numeri. Solo incutendo paura ai medici non si prescriveranno esami e farmaci, e se poi qualcuno ci lascia la pelle sarà solo il medico a pagare. Comodo e irresponsabile!!! Meglio dire ai pazienti che lo stato non ha più soldi per pagare le cure giuste, anziché fare discorsi di appropriatezza economica, parola questa che i più non comprendono, perché non esiste nel vocabolario italiano.

Per fortuna i cittadini non sono tutti scemi e il silenzio attuale ci fa sperare che stiano comprendendo che non tutti i medici sono collusi e mascalzoni perché prescrivono esami e medicinali. Il rischio vero è che da una medicina difensiva si passi ad un altro male: la medicina astensiva, come dice il dott. Claudio Cricelli, presidente della società scientifica di medicina generale, che porterà il medico a girare la faccia quando incontrerà un paziente abbisognevole di cure.