CATANIA – Uno spettacolo che incanta, emoziona e trasmette valori universali: Il Principe Ranocchio, applaudito musical andato in scena al Teatro Ambasciatori di Catania, si conferma un family show di altissimo livello, capace di competere con le grandi produzioni internazionali.
A guidare il pubblico in questo viaggio fiabesco è stata la voce narrante di Lorella Cuccarini, che ha introdotto gli spettatori nel magico mondo di CraCrà, interpretato magistralmente da Daniele Virzì. Il racconto, ispirato alla celebre fiaba dei fratelli Grimm e riadattato per il teatro da Giuseppe Bisicchia, affronta con delicatezza e profondità temi fondamentali come l’amore, l’amicizia e l’inclusione, contrastando fenomeni come il bullismo e l’emarginazione.
Il messaggio è chiaro: la diversità non è un limite, ma un valore da celebrare.
La regia, curata da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi per la rassegna Piccoli Sguardi della Compagnia Buio in Sala, è supportata dalle splendide musiche originali di Ettore D’Agostino e da un comparto scenografico di grande impatto. Le scenografie tradizionali, realizzate da Mario Rocca e riprese da Martina Ciresi e Stefano Pulvirenti, si fondono armoniosamente con quelle digitali curate da Andrea Ardizzone, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
La magia della fiaba prende vita tra incantesimi e duelli per salvare la principessa Lorelai, interpretata con grazia da Federica Fischetti, dalle trame della perfida strega (Giovanna Sesto) e dalle malefatte del vanitoso e crudele principe Visodoro, un eccellente Massimo Giustolisi. Ma è la figura di Enrico, interpretato da Giuseppe Bisicchia, a emergere come vero eroe della storia: un personaggio complesso e intenso, capace di sacrificare tutto per salvare CraCrà, incarnando il coraggio e la generosità di chi mette l’amore al di sopra di sé stesso.
Lo spettacolo, ironico e coinvolgente, ha visto in scena anche gli attori Marina La Placa, Salvo Casella, Andrea Luvarà e i talentuosi allievi di Buio in Sala: Mattias Armao, Marco Borzì, Sofia Bellia e Guenda Pulvirenti. Con una narrazione avvincente e un’estetica raffinata, Il Principe Ranocchio ha saputo conquistare il pubblico di ogni età, regalando ai più piccoli un sogno a occhi aperti e riaccendendo nei più grandi il ricordo delle favole che hanno segnato l’infanzia. Un inno alla fantasia e al potere trasformativo della cultura, capace di liberare, emozionare e far credere ancora nella forza dei sogni.