CATANIA – Controlli a Catania. Ritrovati oltre due chili di droga tenuta in garage, una pistola nascosta in un vaso, una canna di fucile e munizioni di vario calibro. Questo il materiale rivenuto e sequestrato dalla Polizia di Stato, durante un articolato servizio di prevenzione/contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in città.
Catania, controlli per contrastare lo spaccio di droga
I controlli sono stati eseguiti dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania, insieme alla squadra cinofili, in viale Grimaldi, nel popoloso quartiere di Librino.
Nel dettaglio, gli agenti hanno perlustrato i sotterranei di uno dei palazzi della zona, dove i cani poliziotto, “Ares” e “Maui“, hanno immediatamente fiutato la presenza di sostanza stupefacente all’interno di uno dei garage, segnalandola con particolare insistenza al loro conduttore.
L’intervento a Catania, nel quartiere di Librino
Immediatamente sono state avviate le ricerche per risalire al proprietario. I poliziotti hanno constatato nelle vicinanze la presenza di un motociclo appartenente ad un catanese di 27 anni, residente in via Garibaldi. Rintracciato l’uomo, è stato trovato in possesso di due mazzi di chiavi, uno idoneo ad aprire il garage e l’altro appartenente al motociclo di sua proprietà.
Il materiale ritrovato
Una volta aperto il garage, gli agenti hanno subito individuato, con l’aiuto dei cani antidroga, delle buste di plastica, contenenti ben 2,2 chili di marijuana, nonché 188 grammi di hashish. Oltre alle sostanze stupefacenti, sono state trovate ben 104 munizioni di vario calibro e la canna di un fucile.
Nel corso dell’ispezione, l’attenzione dei poliziotti si è concentrata anche su altri oggetti presenti nel garage. Rovistando all’interno di un vaso, hanno trovato una pistola semiautomatica calibro 22, completa di caricatore con cinque cartucce inserite. L’arma pertanto era pronta per essere utilizzata.
I provvedimenti
Il materiale ritrovato è stato sequestrato, mentre il 27enne è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e per possesso illegale di armi e munizionamento. Rimane però sempre doveroso ricordare il principio costituzionale di presunzione d’innocenza dell’indagato, valevole ora e fino a condanna definitiva.
Dopo aver informato il pm di turno, il giovane è stato condotto in carcere, in attesa dell’udienza di convalida da parte del Gip.