CATANIA – “Oggi si è creata una condizione di continuità tra governo della città, della regione e della nazione tale da garantire che in Sicilia e a Catania si possa sviluppare una filiera industriale in campo digitale e in quello green, di cui questo territorio può diventare protagonista“.
Queste le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che a pochi giorni dalla visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha fatto un sopralluogo alla Gigafactory 3Sun di Enel di Catania.
Le parole sul settore automotive
“Ho preso il dossier automotive fin dall’inizio della legislatura – ha detto Urso – ora vedo che anche gli esperti di economia, gli opinionisti e certamente i sindacati ritengono giusta questa valutazione.
Siamo in campo e abbiamo contatti, interlocuzioni, ormai da almeno 8-9 mesi con alcune case automobilistiche che potrebbero nei loro progetti di sviluppo internazionale, che riguardano l’Europa, insediarsi anche in Italia“.
“Il nostro progetto sull’automotive è chiaro: riteniamo che per sostenere la nostra importante filiera dell’indotto, la vera nostra grande forza fatta da una pluralità di imprese, è necessario un mercato interno che produca almeno 1,3 milioni veicoli: questo è l’obiettivo che ci poniamo da qui a qualche anno per garantire nella transizione energetica verso l’elettrico che l’indotto possa sostenere i livelli produttivi e occupazionali“, ha aggiunto il ministro.
“Vogliamo aprire il mercato ad altri produttori e quindi sappiamo che accanto a Stellantis, che è una importante multinazionale che deve investire nel nostro Paese in modelli innovativi, in ricerca e nell’elettrico per l’auto del futuro, sarà necessario comunque un’altra casa automobilistica: questo percorso non si inventa in pochi mesi, siamo al lavoro per una seconda casa automobilistica da 8 mesi circa e pensiamo che l’obiettivo si possa raggiungere in un tempo congruo“.
“Una volta l’Italia aveva due case automobilistiche, poi fu venduta l’Alfa Romeo – ha proseguito – ma invece di vederla a un partner internazionale, l’allora sinistra al governo, che aveva anche la presidenza dell’Iri, preferì venderla al produttore locale, chiudendo il mercato. Noi invece vogliamo aprire il mercato“.
L’intervento di Giorgia Meloni alla 3Sun
“In questo territorio che qualcuno ha ribattezzato l’Etna Valley – aveva dichiarato la premier in visita a Catania lo scorso 3 febbraio – la scommessa che si porta avanti è quella di far diventare Catania uno dei poli industriali più importanti d’Europa nella produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione e ad altissime prestazioni. Chiaramente bisogna considerare che noi parliamo di un settore che è in forte espansione economica, per il quale è previsto una capacità di crescita di mercato in cinque anni di circa il 50%, nel 2028 si stima un volume d’affari di circa 150 miliardi di euro, l’Italia, il Mezzogiorno, la Sicilia, Catania, hanno deciso di credere in questa scommessa. Io sono qui oggi personalmente perché il Governo intende fare la sua parte. Noi credo dobbiamo e vogliamo essere competitivi in questo settore”.