Sicilia, un anno di cronaca nera: femminicidi, vittime della strada e incidenti sul lavoro

Sicilia, un anno di cronaca nera: femminicidi, vittime della strada e incidenti sul lavoro

SICILIA – Le pagine di cronaca nera nel 2023, come gli altri anni, sono state piene di avvenimenti che hanno segnato la comunità.

Un anno difficile sotto diversi punti di vista, con notizie che hanno lasciato il segno, ma a spiccare tra tutti l’alto numero di femminicidi.

Ecco il nostro riepilogo per ricordare tutti gli avvenimenti più importanti di cronaca nera provenienti dalla Sicilia.

Duplice femminicidio di Riposto, l’omicida/suicida è il fratello di un referente dei Santapaola-Ercolano

Diversi colpi di pistola all’interno di una Sukuzi Ignis, in sosta al lungomare Pantano di Riposto, nelle vicinanze del Porto Turistico: così è morta Carmelina Marino, 48 anni. In un primo momento si era pensato che la donna fosse rimasta vittima di un malore, successivamente – le tracce di sangue – hanno rivelato altro. Carmelina pare avesse una relazione con La Motta, forse extraconiugale.

Poco dopo un’ora, in via Roma, è stata ferita gravemente – colpita sempre da un’arma da fuoco -, un’altra donna, Santa Castorina di 50 anni. Il personale del 118 ha tentato di rianimarla senza successo, la vittima è deceduta a causa delle gravi ferite riportate. La 50enne sarebbe stata colpita appena scesa da una Fiat Panda, su cui a bordo è rimasto un cagnolino. Santina si sarebbe accasciata al marciapiede, dove è stata ritrovata agonizzante e in una pozza di sangue.

È Salvatore La Motta, conosciuto come Turi, 63 anni, l’uomo che si è tolto la vita davanti alla Caserma dei carabinieri di Riposto dopo aver ucciso due donne.

Morti bianche in Sicilia

Un altro dato allarmante nelle pagine di cronaca nera è l’alto numero di soggetti morti sul posto di lavoro. La prima provincia per numero di decessi sul posto di lavoro, in Sicilia, è Catania.

Qui si sono registrati nei primi due mesi di quest’anno tre morti sul lavoro. Il bilancio delle vittime sale se consideriamo anche i due lavoratori deceduti a causa di incidenti mortali in itinere.

Segue poi Siracusa con due infortuni, uno a gennaio e uno a febbraio, che hanno avuto esito mortale. Si registrano, tra l’altro, altri due decessi avvenuti in territorio siciliano: uno a Caltanissetta nel mese di febbraio e l’altro a Ragusa nel mese di gennaio.

I lavoratori deceduti a causa di un incidente sul luogo di lavoro erano tutti maschi, mentre i due incidenti in itinere vedono coinvolti un uomo e una donna.

Muore Salvatore Eroe in un cantiere edile

Tra i tragici incidenti sul lavoro ricordiamo quello nel Siracusano, ed esattamente ad Avola, dove un operaio di 36 anni è morto folgorato.

La tragedia è avvenuta in un cantiere edile di contrada Palma. Salvatore Eroe, queste le generalità della vittima, era impegnato a lavorare sul tetto di una abitazione quando sarebbe stato colpito da una scarica elettrica dopo essersi avvicinato ai cavi dell’alta tensione morendo sul colpo.

Nonostante l’intervento dei sanitari del 118 sul posto, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul luogo della vicenda sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato. Il 36enne ha lasciato la compagna e tre figli.

Decessi a causa di incidenti stradali

Un tragico scenario di sofferenza, giovani vite spezzate lungo le strade dell’Isola. Numerose croci segnano l’asfalto, mentre mazzi di fiori disseminati qua e là testimoniano un epilogo drammatico.

Incidente mortale sulla SS 115

Ricordiamo il terribile incidente mortale avvenuto nella notte tra sabato 19 e domenica 20 gennaio scorso, lungo la Strada Statale 115 e che ha provocato la morte di Cristian Minardo, della fidanzata Aurora Serrentino e di una parente della ragazza, Rita Barone.

I carabinieri della stazione di Ispica hanno arrestato R.A. di 22 anni, che si sarebbe trovato al volante del veicolo incriminato. Il giovane è stato accusato di omicidio stradale plurimo. Il giovane, originario di Rosolini, si sarebbe messo alla guida con un tasso alcolemico di gran lunga superiore a quello previsto dalla legge.

Incidente mortale alla Circonvallazione di Catania

Un altro incidente mortale che ha scosso tutto il territorio etneo è quello in cui ha perso la vita Chiara Adorno. Vittima dell’incidente stradale avvenuto la sera del 7 novembre scorso in viale Andrea Doria a Catania.

La 18enne, studentessa della facoltà di Scienze Biologiche nel territorio etneo, era originaria di Solarino, in provincia di Siracusa. La ragazza stava attraversando la strada sulle strisce pedonali in compagnia del suo fidanzato quando uno scooter Honda li ha travolti, successivamente i due ragazzi sono stati investiti da una Fiat Punto che sopraggiungeva a velocità sostenuta.

Le condizioni di Chiara sono apparse subito gravi e una volta sopraggiunti i soccorsi del 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte della giovane.

I dettagli dell’incidente

L’incidente si è verificato non lontano dall’ospedale Policlinico, poco dopo il Tondo Gioeni e in direzione Misterbianco. L’impatto è avvenuto nei pressi di un rifornimento Eni, vicino alla Cittadella.

L’anno 2023 lascia l’amaro in bocca, perché troppe vite sono state strappate prematuramente. Le pagine di cronaca ci ricordano che è necessario un intervento tempestivo delle Istituzioni per mettere fine a questi massacri in Sicilia ma non solo.