CATANIA – Nonostante il trascorrere degli anni, l’ex materna della “Livio Tempesta” continua a trovarsi in uno stato di degrado vergognoso. La struttura è diventata una bomba ecologica, quasi completamente distrutta e riempita con ogni tipo di rifiuti. La situazione di abbandono e incuria si estende anche alla vicina piazza e al vecchio campo di calcio, colpendo l’intero quartiere di San Cristoforo, a pochi passi da via Toledo.
Il presidente del Comitato Romolo Murri, Vincenzo Parisi, sta chiedendo informazioni sull’iter burocratico che dovrebbe portare a una svolta nella riqualificazione dell’area. I residenti delle abitazioni circostanti stanno aspettando da troppo tempo il termine di questa situazione di degrado.
È necessario agire per riqualificare l’ex materna della “Livio Tempesta”, che è stata chiusa nel 2010 a causa dei continui attacchi vandalici. La creazione di un polo aggregativo, magari affidandolo alle associazioni e alle parrocchie del territorio, potrebbe dare nuova vita al campo e alla piazza. Tuttavia, è importante agire immediatamente per porre fine a questa situazione di abbandono che sta colpendo l’intera zona.
LA VIA TEMPIO DI CATANIA IN PESSIME CONDIZIONI: INTERVENTI NECESSARI
Una strada con tanti problemi che non riguardano solo le buche. Via Domenico Tempio, nonostante l’importanza strategica, continua ad essere assolutamente abbandonata da questa amministrazione comunale. Eppure parliamo di una delle principali porte d’ingresso della città.
Adesso, come se non bastassero le voragini sparse per l’intero manto stradale, ci si mettono pure i marciapiedi a causare problemi ai cittadini.
Il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, denuncia che da mesi un’ampia porzione del muro di cinta, che separa la strada dal porto di Catania, è crollato vicino la fermata dell’Amts.
Messa in sicurezza con qualche transenna (abbattuta) e moltissima improvvisazione si chiede di intervenire definitivamente per riparare il danno.
Via Tempio è già tristemente famosa per essere la strada delle strutture abbandonate: l’ex cementificio, l’ex mulino di Santa Lucia e l’ex Consorzio Agrario.
Adesso, all’elenco, bisogna aggiungerci pure le buche e i muri crollati. Cosa si aspetta a intervenire? Cosa si aspetta prima di fare qualcosa? Forse bisogna scapparci la tragedia per correre ai ripari? Il comitato Romolo Murri si augura di no ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti e i rischi sono evidenti.