CATANIA – Una strada con tanti problemi che non riguardano solo le buche. Via Domenico Tempio, nonostante l’importanza strategica, continua ad essere assolutamente abbandonata da questa amministrazione comunale. Eppure parliamo di una delle principali porte d’ingresso della città.
Adesso, come se non bastassero le voragini sparse per l’intero manto stradale, ci si mettono pure i marciapiedi a causare problemi ai cittadini.
Il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, denuncia che da mesi un’ampia porzione del muro di cinta, che separa la strada dal porto di Catania, è crollato vicino la fermata dell’Amts.
Messa in sicurezza con qualche transenna (abbattuta) e moltissima improvvisazione si chiede di intervenire definitivamente per riparare il danno.
Via Tempio è già tristemente famosa per essere la strada delle strutture abbandonate: l’ex cementificio, l’ex mulino di Santa Lucia e l’ex Consorzio Agrario.
Adesso, all’elenco, bisogna aggiungerci pure le buche e i muri crollati. Cosa si aspetta a intervenire? Cosa si aspetta prima di fare qualcosa? Forse bisogna scapparci la tragedia per correre ai ripari? Il comitato Romolo Murri si augura di no ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti e i rischi sono evidenti.
Cantiere Viale Vittorio Veneto
Un cantiere di grande importanza a cui va associato un piano viario e di sicurezza adeguato. I lavori sul viale Vittorio Veneto stanno generando parecchie perplessità tra gli abitanti e i pendolari della zona.
Disagi e segnalazioni prontamente raccolte dal presidente del III municipio Paolo Ferrara. “Nessuno vuole mettere in dubbio l’importanza e la necessità e di intervenire su una delle più importanti arterie di Catania. La questione di fondo è che bisogna potenziare i controlli della polizia municipale per regolare il flusso veicolare, impedire che il passaggio dei camion sollevi enormi polveroni ma soprattutto mettere in sicurezza e segnalare i punti più pericolosi dove, soprattutto nei pressi dei tombini, il dislivello rischia di provocare rovinose cadute per pedoni e centauri”.
Il viale Vittorio Veneto unisce la circonvallazione con il corso Italia e ogni giorno è attraversata da migliaia di pendolari provenienti dalla periferia e dai paesi dell’hinterland etneo.
“La sinergia con l’amministrazione centrale – conclude Ferrara – è assolutamente totale e siamo in linea con le opere che vanno eseguite per la vivibilità del territorio. In questo momento, però, diventa fondamentale assicurare una viabilità più scorrevole e scongiurare che il traffico vada in tilt nelle ore di punta soprattutto nella parte sud del viale dove sono presenti, nelle sue vicinanze, scuole e moltissime attività commerciali”.
Prevenzione buche e alberi a Catania, l’appello del presidente di “Catanianostra” Cardello
A distanza di settimane dall’ultima ondata di maltempo restano ancora evidenti i segni sulle strade di Catania: molte buche sono state riempite con il tradizionale asfalto a freddo mentre tantissime altre aspettano ancora di essere eliminate.
“La questione di fondo è che non si può andare avanti con interventi temporanei – dichiara il presidente del Comitato “Catania Nostra” Andrea Cardello – occorre un piano di lavoro definitivo e duraturo altrimenti, durante le prossime piogge torrenziali o le giornate di forte vento, ci ritroveremo di nuovo con una città in ginocchio”.
Prevenzione che non riguarda solo il manto stradale. “Bisogna controllare lo stato di moltissimi alberi di alto fusto – continua Cardello – piante, anche in equilibrio precario, con grossi rami che potrebbero staccarsi e ferire qualcuno. In questo contesto la potatura del veder è fondamentale. Ridurre il fogliame vuol dire liberare i marciapiedi da pericolosi ostacoli e ridurre al minimo il pericolo di distacco dei rami”.