CAMPOBELLO DI MAZARA – I carabinieri del ROS hanno scoperto circa un migliaio di biglietti, che si ritiene siano scritti o indirizzati al boss Matteo Messina Denaro, nel suo nascondiglio a Campobello di Mazara e nelle due case (la casa di campagna a Campobello e quella di Castelvetrano) della sorella Rosalia, arrestata durante la giornata di ieri per accuse di mafia. Queste note rappresentano una miniera d’oro di informazioni che gli inquirenti, guidati dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dal sostituto procuratore Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Gianluca de Leo, stanno attualmente analizzando. Queste note sono una risorsa straordinaria per ricostruire il luogo in cui si trova Messina Denaro, i suoi affari e i suoi contatti.
Tuttavia, gli investigatori hanno un compito lungo e complesso davanti a loro, poiché tutte le note sono scritte in codice. L’ex superlatitante, infatti, usava nomi in codice: ad esempio, Rosalia veniva indicata come Fragolone, come scoperto dai carabinieri. Molti altri soprannomi, come Ciliegia, Condor, Malato, Reparto e Parmigiano, sono ancora da decifrare. Oltre alle note sulla contabilità e agli scritti personali del boss, la grande quantità di documenti trovati include anche messaggi alle donne con cui il boss mafioso aveva rapporti.
Gli investigatori stanno cercando di scoprire chi effettivamente frequentava il nascondiglio del boss cercando eventuali prove del DNA nell’appartamento. I profili del DNA che non corrispondono a quelli del boss potrebbero potenzialmente portare all’identificazione delle persone che hanno incontrato il padrino nella casa in cui ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita latitante.
Foto di repertorio
L’ARRESTO DELLA SORELLA DI MATTEO MESSINA DENARO
Nella giornata di ieri, i carabinieri del Ros hanno catturato Rosalia Messina Denaro, sorella del boss Matteo Messina Denaro, con l’accusa di associazione mafiosa. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Palermo, e secondo i magistrati, la donna ha aiutato suo fratello durante la sua latitanza e gestito la cassa della famiglia e la rete di trasmissione dei messaggi scritti, chiamati pizzini, per mantenere i contatti con i membri della sua organizzazione.
Rosalia, soprannominata Rosetta, è la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, madre di Lorenza Guttadauro, l’avvocato che rappresenta il capomafia, e moglie di Filippo Guttadauro, che sconta ancora l’ergastolo per associazione mafiosa. Il figlio della donna, Francesco, sta scontando una condanna a 16 anni per lo stesso reato.
L’arresto di Rosalia è stato effettuato dal Ros in collaborazione con i carabinieri di Trapani e dello squadrone eliportato dei Cacciatori di Sicilia. Il giudice Alfredo Montalto ha disposto la misura cautelare, e sono in corso numerose perquisizioni in provincia di Trapani.