PALERMO – L’istituto di vigilanza Securpol Italia è riuscito a prevenire un furto con scasso al distributore di bevande situato in piazzale Giotto, a Palermo.
L’intervento delle guardie giurate è stato rapido e tempestivo, alle ore 4,45 del mattino, in seguito all’attivazione dell’allarme.
Securpol Italia ha comunicato che, grazie alla prontezza delle procedure adottate, è stato possibile bloccare un individuo che stava tentando di forzare il distributore automatico.
Il malvivente è stato poi arrestato dai carabinieri, intervenuti sul posto. L’intera vicenda è stata registrata dalle telecamere di sorveglianza.
Rapina in un’ottica
Ci spostiamo adesso nell’Agrigentino, dove i carabinieri della Tenenza di Favara continuano a indagare per identificare il responsabile della rapina che si è verificata in un’ottica.
Gli occhiali da sole, che erano stati nascosti in un sacco nero, sono stati rinvenuti in una casa abbandonata insieme al dispositivo di registrazione delle telecamere del negozio, poche ore dopo il furto.
La refurtiva è stata restituita al proprietario.
Attualmente, i militari stanno analizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali situati nelle vicinanze dell’ottica, al fine di identificare il colpevole.
Non è da escludere che possa trattarsi della stessa persona che ha commesso altri furti in città nei giorni precedenti.
Si intrufola a casa dell’avvocato, la deruba e la palpeggia
Il sostituto procuratore Giulia Sbocchia ha richiesto il rinvio a giudizio di G.C., un giovane di 23 anni, accusato di vari reati tra cui furto aggravato, violenza sessuale, estorsione e maltrattamenti ai danni della madre.
Nonostante la madre e la sua legale abbiano ritirato la querela, il processo può continuare in quanto alcuni dei reati contestati sono procedibili d’ufficio. La decisione sul rinvio a giudizio spetta al giudice Micaela Raimondo.
Le ultime accuse contro il giovane risalgono a febbraio e marzo del 2022. In una prima occasione si sarebbe introdotto nella casa del suo avvocato e avrebbe rubato 600 euro e un blocchetto di assegni.
Poco dopo, sarebbe tornato a rubare altri 150 euro e, prima di fuggire, avrebbe anche molestato sessualmente la donna. La Procura di Agrigento ha anche contestato al giovane i reati di maltrattamenti ed estorsione ai danni della madre.
La madre sarebbe stata vittima di violenze fisiche dal 2015 e di continue richieste di denaro da parte del figlio.
G.C. è difeso dagli avvocati Daniele Re e Annalisa Russello che hanno presentato una richiesta di rito abbreviato. In caso di condanna, il giovane avrà uno sconto di un terzo della pena. La prossima udienza è prevista per l’8 marzo.