Si intrufola a casa dell’avvocato, la deruba e la palpeggia: rinvio a giudizio per 23enne

Si intrufola a casa dell’avvocato, la deruba e la palpeggia: rinvio a giudizio per 23enne

AGRIGENTO – Il sostituto procuratore Giulia Sbocchia ha richiesto il rinvio a giudizio di G.C., un giovane di 23 anni, accusato di vari reati tra cui furto aggravato, violenza sessuale, estorsione e maltrattamenti ai danni della madre.

Nonostante la madre e la sua legale abbiano ritirato la querela, il processo può continuare in quanto alcuni dei reati contestati sono procedibili d’ufficio. La decisione sul rinvio a giudizio spetta al giudice Micaela Raimondo.

Le ultime accuse contro il giovane risalgono a febbraio e marzo del 2022. In una prima occasione si sarebbe introdotto nella casa del suo avvocato e avrebbe rubato 600 euro e un blocchetto di assegni.

Poco dopo, sarebbe tornato a rubare altri 150 euro e, prima di fuggire, avrebbe anche molestato sessualmente la donna. La Procura di Agrigento ha anche contestato al giovane i reati di maltrattamenti ed estorsione ai danni della madre.

La madre sarebbe stata vittima di violenze fisiche dal 2015 e di continue richieste di denaro da parte del figlio.

G.C. è difeso dagli avvocati Daniele Re e Annalisa Russello che hanno presentato una richiesta di rito abbreviato. In caso di condanna, il giovane avrà uno sconto di un terzo della pena. La prossima udienza è prevista per l’8 marzo.

Ladro “acrobata” ruba in diversi appartamenti e fugge

La Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, nei confronti di un 23enne, pregiudicato palermitano.

Il provvedimento cautelare eseguito dagli agenti della sezione investigativa del commissariato di Pubblica Sicurezza “Oreto-Stazione” scaturisce dall’esito di una serie di attività investigative tradotte in un complesso quadro indiziario sviluppato attraverso l’analisi di filmati registrati da diversi impianti di video sorveglianza, nonché individuazioni e riconoscimenti fotografici che hanno permesso di risalire al responsabile di una serie di delitti predatori consumati  nel centro storico palermitano tra il 30 giugno e l’8 agosto 2022 che avevano destato notevole preoccupazione e allarme sociale.

In  particolare, l’uomo si sarebbe reso artefice di 5 episodi di furto in abitazione e di un episodio di rapina, consumati attraverso lo stesso modus operandi: introducendosi notte tempo nell’abitazione delle vittime, spesso posta ai primi piani e raggiunta attraverso condutture e grondaie e depredandola degli averi che riusciva ad arraffare, di denaro contante, gioielli e apparecchi cellulari.

In una di queste circostanze, il 23enne ha iniziato una colluttazione con una vittima, che si è svegliata di soprassalto e tentava di difendersi dall’intrusione del prevenuto.

Il malvivente, in questa circostanza, non ha esitato a malmenare la vittima pur di assicurarsi la refurtiva e guadagnare la fuga.

Giova precisare che il soggetto, all’atto dell’esecuzione, risultava sottoposto alla misura restrittiva in carcere poiché, nel recente passato, trattenuto agli arresti domiciliari per furto aggravato di un ciclomotore commesso lo scorso ottobre e in attesa della direttissima, ha violato le prescrizioni pre-cautelari rendendosi irreperibile nella propria abitazione fino a che non è stato rintracciato pochi giorni dopo, sempre dai poliziotti del commissariato di Pubblica Sicurezza “Oreto Stazione” e sottoposto alla misura cautelare in carcere.

Giova precisare che l’uomo è, allo stato, indiziato in merito ai delitti contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.