PALERMO – I carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, a conclusione di un’attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno denunciato cinque persone, di cui tre dipendenti della R.A.P., responsabili, a vario titolo, dei reati di peculato, truffa in concorso e assenteismo (art.55 quinquies D.Lgs165/01) in danno della società partecipata del Comune di Palermo operante nel settore della raccolta dei rifiuti.
Il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Palermo ha disposto per i cinque la fissazione dell’udienza preliminare al prossimo mese di gennaio 2023.
L’attività investigativa, condotta nel periodo compreso tra settembre 2020 e marzo 2021, ha portato alla luce la condotta infedele di tre dipendenti della R.A.P. che, in concorso tra loro, in più occasioni e con modalità fraudolente, attestavano falsamente la presenza in servizio di uno di essi, utilizzando il suo tesserino magnetico e favorendone l’ingiustificata assenza, causando in tal modo, un danno economico all’amministrazione di appartenenza.
Inoltre, ad uno dei tre dipendenti è stato contestato, reiteratamente, il reato di peculato in quanto, in più circostanze, avendo in uso il veicolo adibito alla raccolta dei rifiuti, si appropriava di parte del carburante, avvalendosi di altre due persone, non dipendenti dell’azienda, considerati quindi responsabili in concorso.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza