PALERMO – Avrebbero pestato, colpendoli anche con spranga e a calci e pugni, due uomini che si sarebbero rifiutati di fornire loro le indicazioni su dove trovare gli obiettivi di un loro raid punitivo.
Protagonisti dell’aggressione, avvenuta nel rione Boccadifalco di Palermo, tre appartenenti allo stesso nucleo familiare che sono stati arrestati dalla polizia.
Sono il padre 45enne, indagato per lesioni personali e posto ai domiciliari, e due suoi figli, di 22 e 20 anni, che sono stati condotti in carcere anche per il reato di atti persecutori. Sul caso hanno indagato agenti del commissariato Porta Nuova che hanno eseguito un’ordinanza cautelare. Le due vittime sono ricoverate in ospedale.
Il raid era scattato, secondo quanto ricostruito dalla polizia, per ‘punire’ un giovane ritenuto l’autore di uno sguardo ritenuto ‘inappropriato’ a una ragazza che era in loro compagnia e di suo padre. Quest’ultimo aveva chiesto ai due fratelli di porre fine alle ‘persecuzioni’ messe in atto nei confronti del figlio che era stato insultato e minacciato e aveva subito anche un tentativo di speronamento mentre era in bici.
I tre, armati con spranghe e martelli da carpentieri, si sono recati nell’abitazione dei loro due obiettivi, ma in casa non c’era alcuno. Hanno chiesto informazioni su dove si potessero trovare a un vicino e hanno scambiato il suo silenzio come un atteggiamento omertoso e lo hanno colpito a colpi di spranga, così come il padre del giovane, raggiunto anche da pugni e calci.