CATANIA – Sono 15 le misure di prevenzione della sorveglianza speciale eseguite nell’ultimo mese dalla Questura ed emesse dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione.
Applicate a soggetti ritenuti socialmente pericolosi per la sicurezza pubblica, queste misure istruite dalla Divisione Anticrimine della Questura, sono state richieste, in stretto coordinamento tra le Autorità proponenti (Procuratore della Repubblica e Questore), a carico di soggetti per i quali è stata accertata dal Tribunale l’attuale pericolosità sociale, in quanto ritenuti gravemente indiziati di gravi reati quali maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, traffico di sostanze stupefacenti, delitti contro la persona ed il patrimonio.
Come previsto dal Codice Antimafia (D. Lgs. n.159/2011) i “nuovi” sorvegliati speciali saranno segnalati per l’eventuale revoca della patente di guida e agli stessi sono stati invalidati i titoli per l’espatrio (carta d’identità, passaporto) e imposti diversi obblighi tra cui: darsi alla ricerca di stabile lavoro; fissare la propria dimora, farla conoscere all’Autorità di Pubblica Sicurezza e non allontanarsi senza preventivo avviso all’Autorità medesima; vivere onestamente, rispettare le leggi, non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza; non rincasare oltre le ore 21.00 e non uscire di casa al mattino prima delle ore 06.00, senza comprovata necessità e comunque senza avere data tempestiva notizia al competente Ufficio di P.S.; non trattenersi abitualmente nei pubblici esercizi e non partecipare a pubbliche riunione; non detenere e non portare armi.
Grazie alle recenti disposizioni di Legge (c.d. Codice Rosso) che consentono di applicare la Sorveglianza Speciale della P.S. anche nei confronti di responsabili di violenza sulle donne, perché indiziati dei reati di “atti persecutori” e “maltrattamenti in famiglia”, due dei provvedimenti in questione sono stati emanati nei confronti di un uomo di 40 anni con Divieto di Avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex compagna per la durata di anni 2, poiché gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della donna nonché già condannato, con sentenze definitive, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Un altro provvedimento è stato emanato nei confronti di un uomo di 36 anni con Divieto di Avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex fidanzata per la durata di anni 1 e mesi 6, poiché gravemente indiziato di atti persecutori nei suoi confronti. Il 36enne era già stato condannato, con sentenze definitive, per detenzione e offerta illecite di sostanze stupefacenti.