CATANIA – I funerali della piccola Elena Del Pozzo saranno celebrati mercoledì prossimo, alle ore 17, nella Cattedrale di Catania. Ad officiare la messa sarà l’arcivescovo metropolita Luigi Renna.
Nel frattempo proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell’omicidio della bambina. I carabinieri ieri sono statti impegnati nella ricerca dell’arma usata dalla 23enne Martina Patti per uccidere la figlioletta di 5 anni.
A cinque giorni dal rinvenimento del cadavere, gli inquirenti sono tornati nel campo di via Turati per sondare ogni centimetro di terra, nella speranza di trovare il coltello cui la donna ha fatto riferimento in sede di interrogatorio.
Dovrebbe toccare in seguito all’abitazione in cui la bimba e la madre vivevano. Intanto, i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno concluso i rilievi sulla Fiat 500 della donna, senza rilevare tracce di sangue. L’auto non è quindi stata usata per spostare il cadavere.
Contestualmente sono arrivati i primi esiti dell’autopsia eseguita sulla bambina dal medico legale Giuseppe Ragazzi. I colpi alla piccola Elena sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina e sono stati più di undici.
Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi dell’arteria succlavia. Ma la morte della bambina non è stata immediata. Chiarito, inoltre, l’orario dell’omicidio: il decesso sarebbe avvenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato all’asilo intorno alle 13.
Il risultato dell’esame tossicologico per capire se la bambina sia stata precedentemente sedata, arriverà invece solo tra qualche giorno.
Intanto resta in carcere Martina Patti in quanto il gip Daniela Monaco Crea ha convalidato il fermo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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